Cuba: approvata la “Dichiarazione di Roma”
dalla 3° Conferenza Internazionale sui diritti sindacali e la responsabilità sociale delle imprese a Cuba; chiesto impegno a Governo, sindacati e imprese italiane per difendere i diritti umani a Cuba, a partire dall’ambasciata italiana sull’isola. Si indaghi su ruolo Telecom in spionaggio contro i dissidenti cubani.
Roma, 15 maggio 2007
COMUNICATO STAMPA DEL PARTITO RADICALE TRANSNAZIONALE
Di seguito il testo integrale della Dichiarazione di Roma approvata oggi dalla Terza Conferenza Internazionale sui Diritti Sindacali e per la Responsabilita’ Sociale delle Imprese a Cuba
DICHIARAZIONE DI ROMA
Roma 15 Maggio 2007
Sede del Partito Radicale Transnazionale
in occasione della “Terza Conferenza Internazionale per i Diritti Sindacali e la Responsabilita’ Sociale delle Imprese a Cuba”
Noi sottoscritti partecipanti alla “Terza Conferenza Internazionale per i Diritti Sindacali e la Responsabilita’ Sociale delle Imprese a Cuba”
Nel ringraziare il Partito Radicale Transnazionale, per la lotta condotta da anni per i diritti umani, la libertà e la democrazia a Cuba, che ha visto recentemente il successo della missione di parlamentari e militanti radicali all’Avana, ne auspichiamo il necessario ed urgente rafforzamento quale risposta nonviolenta alla repressione tuttora in atto nell’isola;
Salutiamo ed appoggiamo la decisione di alcuni dei piu’ importanti membri dell’opposizione cubana di sottoscrivere l’appello “Unita’ per la Liberta’”che per la prima li vede uniti nello scegliere l’opposizione pacifica al Governo cubano, quale unica strategia politica per garantire un futuro democratico duraturo a Cuba; ci impegniamo a sostenere questa iniziativa e a promuoverne la diffusione sia all’interno che all’esterno di Cuba;
Riteniamo che la Posizione Comune dell’Unione Europea nei confronti di Cuba che prevede rapporti diretti sia con il Governo di Cuba che con le organizzazioni non governative e la societa’ civile, debba portare a un maggiore e piu’ concreto sostegno da parte dei paesi membri dell’UE nei confronti della opposizione cubana;
A questo fine, ci rivolgiamo al Governo italiano affinche’ sostenga l’iniziativa parlamentare dei Deputati della Rosa nel Pugno Sergio D’Elia e Bruno Mellano affinche’ l’Ambasciata italiana a Cuba offra servizi di assistenza, a partire dall’uso di internet e dal finanziamento di progetti di informazione e di educazione alla democrazia in loco, alle organizzazioni non governativa e all’opposizione democratica cubana;
Riteniamo che ogni miglioramento dei rapporti politici e diplomatici con il Governo Cubano debba essere subordinato, da un lato alla liberazione di tutti i prigionieri politici e di coscienza e all’avvio formale di un dialogo per la democratizzazione a Cuba, e dall’altro ad un’affermazione precisa di impegno da pare dell’UE a sostenere le ONG cubane;
Ci appelliamo, inoltre a tutti gli amici del popolo cubano affinché manifestino la loro vicinanza, simpatia e solidarietà a sostegno di una campagna che chieda al Governo Cubano di ratificare, e se ratificate, di rispettare, senza riserve tutti gli strumenti internazionali di rispetto e tutela dei diritti umani fondamentali a partire dal Patto internazionale sui diritti civili e politici e quello sui diritti economici, sociali e culturali;
Ci rivolgiamo ai sindacati italiani ed europei affinché sollecitino il Governo di Cuba, tanto direttamente, quanto attraverso le organizzazioni internazionali di cui fanno parte anche all'interno dell'ONU, a concedere la libertà incondizionata ed immediata ai sette sindacalisti indipendenti attualmente nelle carceri cubane per il solo fatto di aver costituito sindacati indipendenti, il cui diritto di costituzione è stato riconosciuto dall’Accordo 87 sulla Libertà sindacale dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro;
per questo chiediamo l’attivazione di tutti gli strumenti legali previsti nell’ambito della Conferenza annuale dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro delle Nazioni Unite a Ginevra.
Esortiamo i parlamentari italiani affinché promuovano indagini atte ad esaminare le violazioni dei diritti dei lavoratori compiute dalle imprese italiane presenti a Cuba, con particolare attenzione alla grave repressione della liberta’ di espressione da parte di Telecom, attraverso la sua partecipazione nella compagnia telefonica Etecsa;
Ci impegniamo, anche attraverso l’attivita’ del Partito Radicale Transnazionale, a promuovere nelle molteplici istituzioni dell’Unione Europea una campagna per la difesa dei diritti umani a Cuba, prendendo in considerazione la situazione politica attuale e per ribadire la necessità di una moratoria della pena di morte a Cuba;
Ci impegniamo a sollecitare gli Stati, le organizzazioni non governative e l’opinione pubblica dell’Unione Europea ad fare pressioni affinche’ gli investitori stranieri, appartenenti ai propri Paesi, presenti a Cuba, si impegnino nelle loro aziende al rispetto di alcuni diritti fondamentali riconosciuti dal diritto internazionale e che non sono attualmente rispettati a Cuba, e facciano comunque pressione sul Governo cubano affinche’ cio’ possa avvenire:
1. Diritto di libera associazione sindacale;
2. Diritto allo sciopero;
3. Diritto alla negoziazione collettiva;
4. Diritto alla libertà di espressione;
5. Abolizione di ogni forma di sfruttamento lavoro nei confronti dei lavoratori cubani sia sull’isola che in altri paesi;
6. Abolizione del lavoro infantile obbligatorio;
7. Abolizione delle discriminazioni sul posto di lavoro per ragioni politiche, razziali, religiose e sessuali;
8. Sostegno ai metodi di tutela dell’ambiente nello svolgimento di attivita’ economiche.