entrevista al eurodiputado pirata sueco Rick Falkvinge

 

L´intervista, apparsa sulla versione online del quotidiano "Il Foglio", apparirà in forma estesa e con contenuti esclusivi sul prossimo numero di Agenda Coscioni.
traducción al español, radical.es

 

9-IX-09, notizieradicali

Imprevedibile, Rick Falkvinge, lo era sin da adolescente. Quando a 16 anni iniziò a marinare la scuola, la giustificazione presentata era di quelle da stupire anche i docenti più navigati: Rick saltava le lezioni per seguire la sua prima attività imprenditoriale, avviata nel settore informatico. Imprevedibile, dicevamo. Eppure tra i compagni dell’istituto superiore “Högre Samskola” di Göteborg, nessuno si sarebbe sognato di rivedere lo smanettone con il fiuto per gli affari, ripreso dalle telecamere di Bbc e Al Jazeera, mentre dichiara: “Mi sono licenziato nel 2006, quando ho capito che era il momento di fare il pirata a tempo pieno”.

Hace tres años, Rick dejó su puesto de trabajo de dirigente de IBM y fundó el Piratpartiet, el Partido Pirata sueco, que, el pasado junio, en las elecciones europeas, ha puesto patas arriba los mapas de politólogos y bookmakers del viejo Continente, recogiendo el consenso de más del 7 por ciento de los electores suecos. “Somos el movimiento de los derechos civiles de la próxima generación”, dice Rick al diario Il Foglio, que lo ha encontrado en el tren directo de Salerno, donde ha participado en el Congreso fundacional de Agorà Digitale, asociación radical por la tutela de las libertades en el mundo de la Red. “Sarò qui solo per poche ore, ma ritengo sia fondamentale diffondere il nostro messaggio anche al di fuori della Svezia”, spiega.

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Respecto al derecho a la privacy y la reforma del copyright, estos son los dos ejes cartesianos entre los que se mueve la iniciativa politica de los Piratas. “No tomamos posición sobre ningún otro tema. Somos y queremos permanecer transversales: ciò ci consente di non disperdere consensi lungo il cleavage destra-sinistra e quindi ci dà una maggiore forza contrattuale sui nostri temi”. I reporter svedesi non smettono di cercarlo nemmeno nel fine settimana: a un anno esatto dalle elezioni nazionali, vogliono capire dove andrà una fetta significativa dell’elettorato. “Dopo il voto ci accorderemo con chi sceglierà di appoggiare il numero maggiore di nostre battaglie”, taglia corto l’esponente politico. Che poi inizia a snocciolare una serie di proposte di riforma tutte riconducibili ad un’unica strategia: “Planteamos que las mismas leyes del mundo real, valgan también para el mundo online”.

Si prenda il segreto postale: se nessuno ha il diritto di leggere la corrispondenza tra cittadini, lo stesso deve valere per le e-mail, “anche qualora il mittente decidesse di copiare stralci di un libro e inviarli”, precisa Rick. Il che comporterebbe automaticamente la legalizzazione del file-sharing. Ancora, è il caso del diritto all’anonimato: “Un principio fondamentale dei nostri sistemi democratici – lo definiscono i Pirati – perché spesso alcune idee possono trovare cittadinanza solo se l’autore è certo di non essere immediatamente identificato”. Detto in altri termini: occorre per esempio limitare al massimo la detenzione di dati sensibili, come quelli sul traffico telefonico e e-mail. Vedi anche il capitolo “immunità del messaggero”: “Sin dall’epoca dell’Impero romano, l’immunità degli ambasciatori è assoluta. L’unico responsabile dei contenuti è l’autore degli stessi”. Impossibile, dunque, chiedere agli internet provider di controllare i flussi di informazioni che li attraversano. Rick parla per farsi capire al di fuori della ristretta cerchia dei “nerd” informatici, anche in materia di copyright: “Esso non è identificabile con il diritto di proprietà, come alcune lobby vogliono far credere. Piuttosto si traduce spesso in una limitazione di quello stesso diritto”. Un esempio? Si compro una silla, puedo desmontarla, reconstruïrla, hacer una copia, ponerla a disposición de los vecinos. Comprando un CD de mi grupo preferido, nada de todo esto es posible.   

“Nel 2005, in occasione della discussione parlamentare di una contestatissima legge sulle intercettazioni, e poi nel 2006, con la chiusura del sito di filesharing ‘Pirate Bay’ – ricorda Rick – sentivo sempre più persone discutere di questi temi. Sui siti Web, sui forum online, ma anche a tavola e in ufficio. Eppure non c’era un politico che si esprimesse in proposito. Ho capito che l’unico modo per spingerli a farlo era mettere in pericolo il loro seggio”. 
All’inizio non è stato facile far arrivare il messaggio all’opinione pubblica: “I vecchi media – come li chiamano i Pirati – hanno iniziato a parlare di noi soltanto a un mese dalla consultazione elettorale, quando il primo sondaggio ufficiale ci ha attribuito il 5,1 per cento dei consensi. Ma a quel punto noi avevamo già raggiunto il nostro obiettivo”. Come? Utilizzando la velocità della comunicazione, innanzitutto. Ovvero scrivendo decine di articoli al giorno, intervenendo sui forum, animando alcuni blog che presto sono divenuti i più influenti del paese grazie alla mole di dati e documenti originali messi a disposizione dei lettori.

No sólo todo esto: los piratas han revolucionado profundamente la forma partido clásica y sus estructuras elefantinas: “Para las últimas elecciones europeas los otros partidos suecos presentes en el Parlamento han gastado 6 millones de euros. Nosotros sólo 50mil”, reivindica Falkvinge. Con ningún acceso a la financiación pública, ninguna sede física donde encontrarse, il metodo è quello di diffondere il più possibile i costi dell’attività politica. Un esempio: invece di spedire lettere a tutte le famiglie del paese, i Pirati hanno inviato una e-mail ai loro 17.000 attivisti, con le istruzioni per stampare e diffondere una lettera allegata in formato elettronico. Le riunioni si tengono online, i direttivi settimanali nei caffé di Stoccolma, i server utilizzati sono accatastati in un garage. Eppure Rick pensa in grande: “Conviene que al menos en otros dos Países hubiera resultados como el nuestro, y entonces alguna cosa – también a nivel europeo – empezaría a cambiar”. Los próximos en medirse en una competición electoral serán, a finales de mes, los Piratas alemanes. Secondo alcuni sondaggi, sono di gran lunga il movimento più gradito tra la popolazione studentesca. “Anche noi abbiamo iniziato così”, sorride Rick. E per qualcuno suona come un avvertimento.