Partido Radical: Chávez es una vergüenza para la Italia democrática

Torino.  El Partido Radical emitió hoy una nota sobre la visita del presidente venezolano Hugo Chávez a Venecia. En la misma se señala que los festejos organizados por los partidos “Rifondazione comunista” y “Forza Nova” indignan profundamente.
El Partido Radical recuerda que la visita de Chávez se produce luego de la de Gheddafi. Los radicales acusan al venezolano de discriminación política, de desprecio a la libertad e independencia de la magistratura y de los ciudadanos, de irrespeto a la libertad de expresión y de organización sindical.

Los radicales no se explican como estas bienvenidas rumbosas se producen en un país como Italia, señalando que semejantes prácticas están muy lejos de la concreta realidad política italiana.

El comunicado del PR italiano está firmado por Igor Boni (segretario dell’Associazione Radicale Adelaide Aglietta) e Caterina Simiand (giunta di segreteria Associazione radicale Aglietta).

10-IX-09, T. López meléndez, vlinea

               

Torino, 8 settembre 2009

CHAVEZ ACCOLTO DA STAR A VENEZIA E’ UNA VERGOGNA PER UN PAESE DEMOCRATICO

Boni e Simiand: “Accogliamo con tutti gli onori chi ha fatto della discriminazione politica e del disprezzo della libertà il proprio programma di governo”

In seguito alla gioiosa accoglienza che Hugo Chavez ha ricevuto a Venezia, Igor Boni (segretario dell’Associazione Radicale Adelaide Aglietta) e Caterina Simiand (giunta di segreteria Associazione radicale Aglietta) ha rilasciato la seguente dichiarazione:

“Che il Presidente del Venezuela Hugo Chavez venga accolto come un divo, una star, con ovazioni pubbliche e festeggiamenti, che hanno messo insieme Rifondazione Comunista e Forza Nuova è qualcosa che indigna profondamente. Dopo Gheddafi, offriamo ora il nostro incondizionato appoggio a chi utilizza la discriminazione politica come programma di governo, a chi disprezza la libertà e l´indipendenza della magistratura e dei cittadini, a chi si accinge a stringere ancor di più la libertà di stampa e di espressione chiudendo emittenti che lo contestano, a chi limita la libertà di associazione e sindacale, a chi - come ricorda Human Rights Watch - ‘calpesta le garanzie e i diritti fondamentali della democrazia’. E’ questa una ulteriore pagina che mostra il degrado politico e civile del nostro paese. Riceviamo con tutti gli onori colui che, di ritorno dall’Iran, ha stretto ulteriori accordi con il regime di Ahmadinejad al quale già fornisce uranio in cambio di tecnologia nucleare. Ma quante volte nella storia recente abbiamo assistito ad improbabili infatuazioni collettive nei confronti di nuovi despoti e supposti rivoluzionari amici del popolo? Questo è solo l’ennesimo caso che ha l’aggravante di accadere in un paese come l’Italia, dove la pratica della democrazia diviene sempre più qualcosa di teorico e lontano dalla nostra concreta realtà politica”.