ocupación noviolenta de la sede de la RAI por líderes radicales

6-VI-07: Los diputados y dirigentes radicales "ocupantes" de la sede de la RAI en Viale Mazzini han decidido poner término a su 'ocupación'. Han pedido a Marco Pannella que se reúna con ellos para un breve encuentro tras el cual saldrán de la sede de la RAI. La salida tendrá lugar hacia las 11h30'.
>>>toda la info clicando aquí
Rai, Radicali: continua l'occupazione di parlamentari e dirigenti radicali della sede Rai di Roma
Dalle ore 14 di oggi, walk-around dei militanti radicali in viale Mazzini.
Roma, 4 giugno 2007
Dalle ore 13.40 di venerdì 1 giugno è in corso l'occupazione nonviolenta della sede centrale della Rai-Tv da parte dei deputati radicali Sergio D'Elia (che dal 16 aprile è in sciopero della fame ad oltranza), Maurizio Turco, Marco Beltrandi, Bruno Mellano, Marco Cappato, con la Segretaria e la Presidente di Radicali Italiani Rita Bernardini e Maria Antonietta Coscioni.

Questi i motivi del proseguimento dell'iniziativa nonviolenta:

"Sono queste ore determinanti per cercare di sventare il fallimento della Moratoria sulle esecuzioni capitali. Le notizie che giungono – o piuttosto non giungono! – sul proseguirsi del lavoro di presentazione della Risoluzione all'Assemblea Generale in corso all'ONU, ci confermano nella valutazione negativa e allarmata su quanto sta accadendo. E' perciò un'urgenza oggettiva che l'opinione pubblica, a partire da quella italiana, sia pienamente informata in modo da rendere possibile quel vero e proprio "colpo d'ala" indispensabile per la presentazione della Risoluzione all'ONU. Ciò si può realizzare soltanto con un recupero immediato di conoscenza a beneficio della gran parte dei cittadini italiani che, a partire dalla classe dirigente, sono finora del tutto inconsapevoli dei rischi che si stanno correndo su un obiettivo di portata epocale. Tale recupero – pur avviato in alcuni spazi televisivi, grazie anche all'intervento del Presidente della Rai Petruccioli, ma totalmente inesistente negli spazi radiofonici Rai – rimane di portata inadeguata e rischia quindi di essere sostanzialmente inutile. Per questo motivo, per aiutare la Rai non tanto a fare il massimo possibile, quanto a concepire un nuovo possibile "servizio pubblico" – nella totale assenza di "competizione" ad opera di Mediaset – proseguiamo la nostra occupazione".

Dalle ore 14 di oggi pomeriggio, davanti alla sede Rai di Viale Mazzini, si terrà un Walk-Around con dirigenti e militanti radicali per sensibilizzare l'opinione pubblica dell'iniziativa nonviolenta in corso.

Il Presidente del Partito Radicale Nonviolento, Transnazionale e Transpartito, Sergio Stanzani, 84 anni, in sedia a rotelle, che era tra gli occupanti, ha lasciato ieri sera la sede della Rai per un ricovero ospedaliero.


Roma, 3 giugno 2007

 

Dichiarazione dei cinque parlamentari Radicali (Sergio D’Elia, Maurizio Turco, Marco Beltrandi, Marco Cappato, Bruno Mellano), della Segretaria e della Presidente di Radicali Italiani (Rita Bernardini e Maria Antonietta Farina Coscioni) e del Presidente del Partito Radicale Sergio Stanzani:

Dopo 52 ore di permanenza nella sede Rai di viale Mazzini annunciamo la decisone di proseguire la nostra “occupazione” nonviolenta. Sono queste ore determinanti per cercare di sventare il fallimento della Moratoria sulle esecuzioni capitali. Le notizie che giungono – o piuttosto non giungono! – sul proseguirsi del lavoro di presentazione della Risoluzione all’Assemblea Generale in corso all’ONU, ci confermano nella valutazione negativa e allarmata su quanto sta accadendo.

E’ perciò un’urgenza oggettiva che l’opinione pubblica, a partire da quella italiana, sia pienamente informata in modo da rendere possibile quel vero e proprio “colpo d’ala” indispensabile per la presentazione della Risoluzione all’ONU. Ciò si può realizzare soltanto con un recupero immediato di conoscenza a beneficio della gran parte dei cittadini italiani che, a partire dalla classe dirigente, sono finora del tutto inconsapevoli dei rischi che si stanno correndo su un obiettivo di portata epocale. Tale recupero – pur avviato in alcuni spazi televisivi, grazie anche all’intervento del Presidente della Rai Petruccioli, ma totalmente inesistente negli spazi radiofonici Rai – rimane di portata inadeguata e rischia quindi di essere sostanzialmente inutile.Per questo motivo, per aiutare la Rai non tanto a fare il massimo possibile, quanto a concepire un nuovo possibile “servizio pubblico” – nella totale assenza di “competizione” ad opera di Mediaset – proseguiamo la nostra occupazione.

Ribadiamo infine la nostra volontà di porre - a partire dalla questione pena di morte - anche la questione delle delibere inattuate della Commissione Parlamentare di Vigilanza e del rischio di perdita degli stessi strumenti di monitoraggio e controllo dell’informazione radiotelevisiva, alla quale perdita sta contribuendo la Rai attraverso il mancato rispetto degli obblighi di monitoraggio e il mancato riconoscimento del servizio pubblico fornito dal Centro di Ascolto radicale.

Ci appelliamo a tutte le forze politiche ed ai massimi Responsabili istituzionali di attivarsi perché sia assicurato tutto quanto è urgente fare per assicurare all’Assemblea Generale di esprimere il proprio voto sulla Moratoria.


L'iniziativa radicale di "occupazione" della Rai per affermare il diritto all'informazione sulla Moratoria delle esecuzioni capitali

-audiovideo de la conferencia de prensa y la manifestación-


Roma, 3-VI-07: Alle ore 19 di oggi, domenica 3 giugno, dopo due giorni e due notti di “occupazione” nonviolenta della sede Rai, Sergio Stanzani, presidente del Partito Radicale, lascerà gli uffici di viale Mazzini.  

Il sen. Stanzani ha preso questa decisione, sotto l’indicazione dei medici, per potersi ricoverare già domani, in modo da sottoporsi martedì mattina ad un intervento chirurgico.


2-VI-07:

• Dichiarazione di Marco Cappato (Parlamentare europeo), Marco Beltrandi, Sergio D’Elia, Bruno Mellano, Maurizio Turco (parlamentari italiani), Rita Bernardini (Segretaria Radicali Italiani), Maria Antonietta Farina Coscioni (Presidente di Radicali Ita

Abbiamo avuto notizia della dichiarazione al Tg3 del Presidente Rai Petruccioli sul fatto che soltanto la Rai farebbe informazione sulla pena di morte e sul fatto che parlar male della Rai sarebbe sempre un buon “pretesto” per far parlare di sé, come noi Radicali dovremmo “saper bene”.

Dispiace che Petruccioli abbia voluto chiamare “pretesto” ciò che è invece denuncia della documenta negazione del diritto dei cittadini a conoscere per deliberare in ragione del quale stiamo occupando questa sede.

Ha invece certamente ragione il presidente Petruccioli a implicitamente chiamare in causa Mediaset, che sul tema pena di morte - come sulle altre lotte radicali – si rende protagonista di una censura feroce, anche peggiore di quella della Rai, perpetrata approfittando dei più deboli vincoli giuridici, che pur esistono, ma sono da Mediaset sistematicamente violati.


2-VI-07:

Comunicato di Marco Cappato (Parlamentare europeo), Marco Beltrandi, Sergio D’Elia, Bruno Mellano, Maurizio Turco (parlamentari italiani), Rita Bernardini (Segretaria Radicali Italiani), Maria Antonietta Farina Coscioni (Presidente di Radicali Italiani), e Sergio Stanzani (Presidente del Partito Radicale Transnazionale)

“Da giovedì 1 giugno, dalle ore 13,30 abbiamo occupato gli edifici Rai di Viale Mazzini per affermare il diritto dei cittadini italiani di essere informati, in particolare sul boicottaggio in atto contro la proposta di Moratoria delle esecuzioni capitali, e per consentire all’opinione pubblica di essere coinvolta e protagonista di una possibile impresa storica di civiltà e diritto. A partire da questa occasione obbligata di azione, la nostra occupazione prosegue per risolvere, finalmente, dopo lustri, il problema della sempre più grave e ormai intollerabile, oltre che profondamente illegale, disinformazione cui si sottopone l’opinione pubblica, la sottrazione di verità e di informazione cui è vittima il paese.

Viene così negato il diritto dei cittadini ad avere e ricevere una leale e completa informazione, specie per quanto riguarda i temi fondamentali delle iniziative radicali, anche mediante il boicottaggio praticato dalla Rai e dalle istituzioni contro il servizio pubblico di monitoraggio dell’informazione (a cui la stessa Rai è obbligata dal contratto di servizio e dalla commissione di vigilanza) fornito solo dal Centro di Ascolto radicale.

Denunciamo il fatto che persino la carta stampata ha censurato la puntualità dei nostri obiettivi, e ribadiamo che non abbandoneremo la sede RAI di viale Mazzini fino a quando non riceveremo precise assicurazioni che sarà sventato il pericolo che, dopo decenni, venga meno la possibilità stessa di poter accertare quelle violazioni alle leggi sull’informazione cui siamo abituati, ma non assuefatti.

Chiediamo – anzi esigiamo che la RAI riconosca le sue responsabilità gravi, o almeno apra un’indagine interna volta a comprendere cosa sta accadendo”.


 

1-VI-07:

Dichiarazione dei cinque parlamentari Radicali (Sergio D’Elia, Maurizio Turco, Marco Beltrandi, Marco Cappato, Bruno Mellano), della Segretaria e della Presidente di Radicali Italiani (Rita Bernardini e Maria Antonietta Farina Coscioni) e del Presidente del Partito Radicale Sergio Stanzani, dal settimo piano della sede Rai di Viale Mazzini:

Rimaniamo nella sede della Rai Tv di viale Mazzini. Prendiamo atto delle dichiarazioni del Presidente Petruccioli, constatando però anche che impegni di simile natura sono rimasti troppe volte disattese da parte dei responsabile dell’azienda. Vogliamo chiarire che non siamo qui per “trattare” spazi per i radicali, ma per affermare il diritto dei cittadini italiani ad essere correttamente informati.

Oltre alla questione “pena di morte”, poniamo con la nostra presenza anche il problema più generale del decennale ostracismo contro le iniziative radicali, dell’attentato all’identità e all’immagine dei suoi leader, della violazione del diritto civile politico dei cittadini a conoscere per deliberare e dell’assenza di un qualsiasi rispetto e considerazione per le funzioni di servizio pubblico svolte dal centro d’ascolto di informazione televisiva e dal centro di produzione- radio radicale.

Per chiedere attenzione e interlocuzione su questi temi proseguiremo fin quando necessario la nostra occupazione degli uffici Rai.


 

Radicali, occupazione Rai: chiediamo impegni immediati per risarcire legalità violata
Dichiarazione dei sei parlamentari Radicali (Sergio D’Elia, Maurizio Turco, Marco Beltrandi, Marco Cappato, Bruno Mellano), della Segretaria e della Presidente di Radicali Italiani (Rita Bernardini e Maria Antonietta Farina Coscioni) e del Presidente del Partito Radicale Sergio Stanzani, dal settimo piano della sede Rai di Viale Mazzini:
Roma, 1 de giugno 2007.
  “Chiediamo che la Rai assuma impegni concreti ed immediati di fornire informazione ed approfondimenti sulla moratoria universale delle esecuzioni capitali, almeno a parziale risarcimento del danno subito dai cittadini italiani per la disinformazione su questo tema, nel contesto del decennale sistematico furto di conoscenza e di negazione dei diritti civili e politici del cittadino. Il risarcimento che chiediamo riguarda il doveroso rispetto della legalità, in particolare a seguito della delibera della Commissione di Vigilanza Rai del 2 maggio scorso, approvata all’unanimità, così come a seguito del pubblico impegno assunto lo scorso 24 aprile dal Presidente Rai Claudio Petruccioli.

 

In discussione è il diritto dei cittadini italiani a conoscere lo stato dell’iniziativa per la moratoria delle esecuzioni, obiettivo di straordinaria valenza storica, umana, civile e politica su cui il Parlamento e il Governo italiani sono impegnati e che, in queste ore, rischia di non essere ottenuto all’Assemblea Generale dell’Onu in corso sol perché le viene impedito, come è avvenuto negli ultimi 13 anni, di esprimere il suo voto favorevole e assolutamente maggioritario”.



 


Care amiche, cari amici, care compagne, cari compagni,

è andata in onda oggi su Rai3 la trasmissione di Corrado Augias "Le storie" a cui è stato invitato Sergio D'Elia, Segretario di Nessuno tocchi Caino e Deputato della Rosa nel Pugno. 

Vi invitiamo a vedere questa trasmissione perché possiate comprendere come la Rai e il conduttore Corrado Augias abbiano stravolto quella che era stata prospettata come una trasmissione di approfondimento sulla campagna per la moratoria universale delle esecuzioni capitali - obiettivo sul quale Sergio D'Elia con Marco Pannella ed altri militanti radicali sono impegnati con l'iniziativa nonviolenta dello sciopero della fame ad oltranza dal 16 aprile - in un attacco personale nei confronti di Sergio D'Elia in un contesto in cui, diversamente da quanto si era detto, non era la campagna per la moratoria al centro del programma ma la presentazione di un libro sulla pena di morte. 

Crediamo, dopo la decisione di Uno Mattina di escludere Sergio D'Elia da un approfondimento sempre sulla moratoria, che siano questi fatti eloquenti di cosa sia divenuto il servizio pubblico della Rai e quale clima si contribuisce a creare nel nostro Paese con la censura nei nostri confronti, come l'esclusione di Marco Pannella dai vari Porta a Porta e Ballarò o, quando pure ci è consentito qualche risicato spazio, con l'accanimento che rasenta i toni del processo sommario nei confronti di chi ci rappresenta. 

Troviamo significativa anche la prima reazione che abbiamo avuto a questa trasmissione, quella di uno studente universitario d'informatica 22enne che ci dice: "...dopo averti visto ho deciso d'iscrivermi per la prima volta a Nessuno Tocchi Caino" 

Ti chiediamo di commentare replicando a questa email o di reagire a quanto vedrai nel modo che riterrai opportuno magari anche, come questo ragazzo, decidendo di iscriverti per quest'anno a Nessuno tocchi Caino o ad altri soggetti dell'area radicale.
Per iscriverti CLICCA QUI

Un caro saluto

Rita Bernardini 
Segretaria di Radicali Italiani 
Elisabetta Zamparutti 
Tesoriera di Radicali Italiani