la campaña proMoratoria Universal ONU sobre la Pena de Muerte a día de hoy

LA CAMPAGNA PER LA MORATORIA ONU DELLE ESECUZIONI CAPITALI
Nota di Nessuno tocchi Caino7 giugno 2007 
I precedenti 
·         1994: la risoluzione italiana di moratoria fu battuta al Palazzo di Vetro per soli otto voti (mancarono i voti di 20 paesi dell’attuale Unione Europea.
·         1999: la risoluzione dell’UE fu prima presentata e, all’ultimo minuto, ritirata. Nel gennaio scorso, Francesco Paolo Fulci, all’epoca ambasciatore italiano all'Onu, ha spiegato che da Bruxellesgiunse l'ordine a New York, a noi ambasciatori europei, di sospendere qualsiasi iniziativa”. Per Fulci fu una “scusa” quella di chi allora motivò la decisione perchè non c'erano i voti: “Posso assicurare che non era così, perchè io personalmente avevo contattato più di novanta ambasciatori, ricevendone assicurazione che sarebbero stati dalla nostra parte.”
·         2003: il governo Berlusconi dovette affrontare durissime polemiche anche in sede di Parlamento europeo e di parlamento italiano per non aver ottemperato all'impegno e al mandato di depositare all’Assemblea generale dell’Onu la risoluzione a favore della moratoria. 
Le delibere parlamentari italiane ed europee relative all’Assemblea Generale in corso 
·         27 Luglio 2006: la Camera dei Deputati, all’unanimità, impegna il governo a: presentare alla prossima Assemblea generale delle Nazioni Unite [si intende quella del 2006, ancora in corso]” la risoluzione pro moratoria e di farlo “in consultazione e non in concertazione” con i partner UE.
·         19 Ottobre 2006: di fronte all’inerzia del Governo, la Camera dei deputati - in grave polemica con il governo - chiede, di nuovo all’unanimità, al governo di “dare tempestiva e piena attuazione”, in consultazione e non in concertazionecon i partner UE, alla mozione di luglio. La proposta del Governo, battuta dal voto unanime della Commissione, era di presentare al Palazzo di Vetro, a nome dell’Unione Europea, una semplice Dichiarazione contro la pena di morte e non una risoluzione per la moratoria universale delle esecuzioni capitali, da rinviare semmai alla sessione del 2007 dell’Assemblea Generale.
o        N.B. Tale Dichiarazione verrà invece comunque presentata dall’UE all’Assemblea Generale il 19 Dicembre a firma di 85 paesi. A questi se ne aggiungeranno nei mesi successivi altri 8 per un totale di 93.
o        Va tenuto in conto che il Sudafrica ha comunicato ufficialmente di voler co-sponsorizzare la risoluzione e non una semplice dichiarazione; lo stesso vale per la Repubblica Democratica del Congo, per l’Azerbaijan ed il Tagjikistan, che hanno preannunciato di voler cosponsorizzare la Risoluzione.
o        Dunque ad oggi (5 giugno 2007) vi sono 97 paesi (sui 192 dell’ONU) che hanno già detto di essere favorevoli all’iniziativa. Va tenuto conto che non tutti gli altri voteranno contro perché almeno una ventina si asterrà come fisiologicamente accade su ogni risoluzione che va al voto in Assemblea Generale (vedi paragrafo “Perché la risoluzione sulla moratoria universale delle esecuzioni capitali vincerà al Palazzo di Vetro”).
·         2 Gennaio 2007: in relazione alla iniziativa nonviolenta di sciopero della fame e della sete di Marco Pannella, Palazzo Chigi dichiara in una nota che: “Il Presidente del Consiglio e il Governo si impegnano ad avviare le procedure formali perché questa Assemblea Generale delle Nazioni Unite metta all'ordine del giorno la questione della moratoria universale sulla pena di morte.”
·         1° febbraio: il Parlamento europeo, con un voto pressochè unanime, “sostiene fermamente l'iniziativa della Camera dei deputati e del governo italiani, sostenuta dal Consiglio e dalla Commissione UE nonché dal Consiglio d'Europa; invita la Presidenza UE ad adottare con urgenza un'opportuna azione per garantire che tale risoluzione sia presentata in tempi brevi all'Assemblea generale ONU in corso.”
·         Analoga risoluzione viene nuovamente approvata dal Parlamento Europeo il 25 aprile 2007.
·         Il 14 maggio 2007, il Consiglio Affari Generali dell’UE decide di dare via libera all’Italia per la redazione del testo di risoluzione, la raccolta di co-sponsor e per l’avvio con la presidenza dell’Assemblea Generale dell’ONU delle procedure per la riapertura di un punto specifico sulla moratoria. Perché la risoluzione sulla moratoria universale delle esecuzioni capitali vincerà al Palazzo di Vetro 
o        dai 105 ai 108 paesi voteranno a favore, la maggioranza assoluta dei 192 paesi membri dell’ONU, una maggioranza che non potrà mai essere intaccata dai contrari (dai 61 ai 68), tenuto conto anche dei non pochi paesi che si asterranno (dai 16 ai 19) e dei paesi indecisi (7). La situazione attuale           Cosa chiedono i radicali   Per firmare l'Appello al Governo italiano andare sui siti www.radicali.it - www.nessunotocchicaino.it - www.radicalparty.org oppure telefonare allo 06 689791