• Dichiarazione del Ministro Emma Bonino “Il non luogo a procedere nei confronti di Mario Riccio è una decisione molto importante per l’affermazione dei diritti dei cittadini e per la stessa vita della nostra democrazia. Il giudice Zaira Secchi ha ribadito che la richiesta di Piergiorgio Welby era legittima e che il comportamento del dottor Riccio è stato corretto, anzi è stato doveroso in quanto ha rispettato le volontà del paziente. Nessun reato, dunque: una condotta pienamente legittima di un medico che ha risposto ad una richiesta drammatica, ma tutelata dai principi fondamentali della Costituzione italiana e del Codice di Deontologia Medica, in linea peraltro con quella che era stata fin dall’inizio la posizione del pubblico ministero.Non posso che prendere atto con grande piacere di questa decisione, con l’orgoglio di rivendicare come questa sia stata una battaglia radicale. E che continua ad essere una battaglia per tutti coloro che vivono situazioni simili a quella di Welby. Una battaglia di libertà e di civiltà”.
Bernardini: Welby coglie oggi con pienezza il successo della sua battaglia politica, civile, umana
Sono felice per Mario Riccio e per tutti coloro che, al di là dei pietismi, agiscono con amore e professionalità per il rispetto della dignità umana. Con questa sentenza si apre una nuova strada, che può rendere meno tormentoso il destino di quanti, come fu per Piergiorgio Welby e come è tuttora per Giovanni Nuvoli, decidono di ribellarsi alla sofferenza quando questa diviene una vera e propria forma di tortura. Esprimo la mia soddisfazione per il proscioglimento del dott. Riccio che, come ha specificato il giudice, “ha fatto solo il suo dovere di medico”, e per l’apertura della giurisprudenza ad una concreta salvaguardia dei diritti dei malati terminali.
La battaglia condotta con determinazione dall’Associazione Luca Coscioni e dai radicali segna un altro punto fondamentale a favore della persona, sostenendo il dovere di uno Stato laico di offrire libertà di scelta e garantire condizioni di vita umane. Con la decisione di oggi, il leader radicale Piergiorgio Welby coglie con pienezza il successo della sua battaglia pienamente politica, civile, umana.
L’assoluzione di Mario Riccio è una conquista straordinaria della nonviolenza radicale di Piergiorgio Welby, dell’Associazione Coscioni, di Mario Riccio e di quanti in questi mesi hanno lottato per l’affermazione del diritto a scegliere sulla propria salute, sulle proprie cure e sul proprio corpo.
Ci auguriamo e ci impegneremo perché da oggi il Paese dell’agonia e della tortura di Giovanni Nuvoli abbia la forza di essere più civile e più rispettoso delle volontà dei malati italiani qualunque esse siano: di assistenza, di terapia, di interruzione senza dolore di terapie.
Come radicali ci batteremo in Parlamento e fuori per l’estensione attraverso il testamento biologico di tale diritto nel momento in cui non si sia più in grado di intendere e volere; ci batteremo anche per il diritto dei malati terminali che pur non dipendono da trattamenti sanitari e anche per l’eutanasia legale e controllata contro l’attuale eutanasia selvaggia e clandestina. Grazie Piergiorgio, grazie Mario, grazie Mina e Carla, grazie al Partito Radicale!
I fondi che stanno arrivando e arriveranno all’Associazione Coscioni per le spese processuali, saranno utilizzati per aiutare i Welby e i Nuvoli di tutta Italia.