In risposta ad un'interrogazione presentata oltre un mese fa dai deputati europei dell'ADLE Marco Cappato, radicale italiano, e Sophie In't Veld , liberale olandese, sul mancato recepimento della direttiva 2000/78/ce contro le discriminazioni per orientamento sessuale, la Commissione europea ha oggi fatto sapere che "ha già inviato a tre Stati membri (Lettonia, Finalandia e Italia) lettere d'ingiunzione relative a problemi manifesti concernenti il pieno recepimento delle disposizioni che vietano ogni discriminazione basata sulle tendenze sessuali. Si prevede che nei prossimi mesi la Commissione prenderà un'ulteriore decisione per quanto riguarda i provvedimenti per infrazione.
"Non dispiaccia troppo all'amico Angius che oggi ha duramente scoperto il problema, rimproverando il...silenzio dei radicali (!?) - ha spiegato Cappato, presentando la risposta ricevuta oggi dalla Commissione a seguito dell'interrogazione depositata ad inizio novembre - Mi auguro ora che l'Italia voglia finalmente adempiere agli obblighi europei in materia di lotta alle discriminazioni basate sull'orientamento sessuale, modificando la legge di trasposizione al fine di rispettare pienamente la direttiva UE e la politica anti-discriminazioni europea. A seguito della nostra interrogazione che -supera disquisizioni cavillose su errori veri e presunti su articoletti e paragrafini - ci auguriamo ora che intervenga il Parlamento approvando il maxiemendamento sulla lotta alla discriminazione ed alla violenza approvato dal Senato, senza le quali l'Italia potrà essere portata davanti alla Corte di Giustizia e condannata per violazione del diritto comunitario".
TESTO DELL'INTERROGAZIONE: INTERROGAZIONE SCRITTA E-5424/07 di Sophia in 't Veld (ALDE) e Marco Cappato (ALDE) alla Commissione:"La trasposizione nel diritto nazionale della direttiva 2000/78/CE doveva avvenire entro il 2 dicembre 2003. La Commissione, che è obbligata dalla direttiva a presentare una relazione sull'attuazione della direttiva stessa, ha rinviato alla Corte di giustizia alcuni Stati membri che non le hanno comunicato le misure di attuazione. Quando intende la Commissione presentare la sua relazione sull'attuazione della direttiva? Quali Stati membri hanno attuato correttamente le disposizioni in materia di orientamento sessuale e quali non lo hanno fatto? Intende la Commissione avviare procedure d'infrazione nei confronti degli Stati membri e, in caso affermativo, può indicare quando e nei confronti di quali Stati membri? Intende la Commissione presentare nel 2008 la "direttiva orizzontale" comprendente tutte le ragioni in base a cui si stabilisce la discriminazione e tutti i settori interessati e, in caso affermativo, quando deciderà in merito? Intende includere tra i settori interessati anche la pubblica amministrazione e le forze di polizia?
RISPOSTA ALL'INTERROGAZIONE E-5424/07E-5424/07IT Risposta di Vladimir Špidla a nome della Commissione (10.12.2007)
La Commissione ha esaminato le modalità con cui la direttiva 2000/78/CE è stata recepita nel diritto nazionale di tutti gli Stati membri e laddove ritiene l'ordinamento nazionale non conforme alla suddetta direttiva sta prendendo i provvedimenti del caso per garantire la conformità al disposto della direttiva. La Commissione ha infatti già inviato a tre Stati membri lettere d'ingiunzione relative a problemi manifesti concernenti il pieno recepimento delle disposizioni che vietano ogni discriminazione basata sulle tendenze sessuali (Lettonia, Finlandia e Italia). Si prevede che nei prossimi mesi la Commissione prenderà un'ulteriore decisione per quanto riguarda i provvedimenti per infrazione. Nelle prossime settimane la Commissione prevede di adottare una relazione sull'applicazione della presente direttiva a norma di quanto disposto nell'articolo 19.La Commissione ha inoltre preso atto delle richieste del Parlamento relative al completamento della normativa contro le discriminazioni negli ambiti contemplati dall'articolo 13 del trattato CE. Nel contesto del Programma legislativo e di lavoro 2008 [1][1]la Commissione ha altresì annunciato l'intenzione di proporre una direttiva attui il principio di parità di trattamento al di fuori dell'ambiente lavorativo; la relativa proposta è in programma per il giugno 2008. Il campo d'applicazione della suddetta iniziativa verrà determinato in base ad una valutazione d'impatto tuttora in corso.
notizieradicali, 11-XII-07.