La conferenza che Nessuno tocchi Caino ha organizzato in Gabon il 10 ed 11 dicembre in parternariato con il Governo gabonese e sotto l'alto patrocinio del Presidente Omar Bongo Ondimba, grazie al sostegno finanziario del governo olandese, si è conclusa oggi con l'adozione della Dichiarazione di Libreville.
I partecipanti di diversi paesi africani come il Burundi, il Ruanda, il Mali, Gibuti e la Repubblica Democratica del Congo hanno lanciato un appello solenne agli Stati membri dell'Unione africana e delle Nazioni Unite affinchè sostengano la risoluzione per la moratoria della pena di morte che sarà discussa dall'Assemblea Generale dell'ONU il 18 dicembre.
Nell'impegnarsi a fornire il loro sostegno alla campagna internazionale di Nessuno tocchi Caino per la moratoria universale affinchè tutti gli Stati ed i territori giungano all'abolizione definitiva, i partecipanti hanno affermato il loro impegno per la difesa della pace attraverso il rispetto dello Stato di diritto sul piano nazionale ed internazionale.
Nel corso della conferenza si sono già registrati alcuni segnali positivi ed importanti come l'annuncio da parte del Ministro della Giustizia del Burundi Jena Bosco Ndikumana dell'adozione imminente di una legga abolizionista nel suo paese mentre il Senatore della Repubblica Democratica del Congo leonard She Okitundu ha annunciato che presenterà una legge abolizionista al Parlamento di Kinshasa.
Gabon, conferenza sulla pena di morte: Dichiarazione di Libreville
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Libreville, 11 dicembre 2007
Constatando che la pena di morte resta una sanzione applicata in numerosi paesi;Convinti che la pena di morte non ha mai costituito un deterrente per il crimine;Facendo proprio lo spirito della Carta Africana dei Diritti dell’Uomo e dei Popoli oltre che gli altri strumenti giuridici attinenti che fanno della vita un diritto inviolabile dell’individuo;Noi, Partecipanti alla conferenza a sostegno della moratoria internazionale sulla pena di morte, riuniti a Libreville, capitale della Repubblica Gabonese, il 10 e 11 dicembre 2007,Adottiamo la presente Dichiarazione:Rendiamo omaggio all’azione di Sue Eccellenza El Hadj Omar BONGO ONDIMBA, Presidente della Repubblica Gabonese, Capo di Stato, e al Governo gabonese per il loro coinvolgimento a sostegno della battaglia per l’abolizione della pena di morte sul piano nazionale e internazionale,Accogliamo con favore il crescente numero di Stati e Territori che hanno, legalmente o di fatto, rinunciato ad applicare la pena di morte,Ci rallegriamo della decisione adottata dal Terzo Comitato dell’Assemblea Generale della Nazioni Unite, il 15 novembre 2007, di presentare in plenaria una risoluzione che chiede una moratoria delle esecuzioni capitali in vista dell’abolizione della pena di morte,Riaffermiamo il nostro impegno in favore della pace attraverso il rispetto dello Stato di diritto sul piano nazionale e internazionale,Ci impegniamo a fornire sostegno all’Organizzazione Non Governativa “Nessuno tocchi Caino” nella campagna internazionale in favore della moratoria, al fine di portare tutti gli Stati e i Territori, a rinunciare definitivamente all’applicazione della pena di morte,Lanciamo un appello solenne agli Stati membri dell’Unione Africana e dell’Organizzazione delle Nazioni Unite affinché sostengano la risoluzione per la moratoria sulla pena di morte, allegata alla presente, in vista del voto all’Assemblea Generale il 18 dicembre 2007,Chiediamo all’Unione Europea e all’Organizzazione delle Nazioni Unite di mobilitare le risorse necessarie per sostenere gli Stati e i Territori che hanno abolito la pena di morte nella loro legislazione o che hanno iniziato il processo di abolizione, nell’attuazione delle misure inerenti, a partire dal continente africano.
Conferenza in Gabon
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di Elisabetta Zamparutti e Marco Perduca
La Conferenza che si è svolta in Gabon il 10 ed 11 dicembre è l'attuazione di un progetto che il governo olandese ci finanziò nel 2005 per realizzare una conferenza in Senegal con i paesi dell'Africa occidentale. Il cambiamento del paese ospite si è reso necessario dopo il ritiro della disponibilità senegalese per via dello svolgimento a Dakar della Conferenza islamica (probabilmente nella primavera del 2008) e dell'impossibilità per il governo olandese di autorizzare l'uso del finanziamento per iniziative al di fuori del continente africano come da noi richiesto per l'organizzazione di attività a New York.
E' stato grazie al rapporto di Aldo Ajello col Ministro degli esteri gabonese Jean Ping, già presidente dell'Assemblea generale dell'ONU (e candidato con buone possibilità di elezione alla Presidenza dell'Unione Africana) che abbiamo ottenuto la disponibilità del Gabon ad ospitare la nostra iniziativa che si è svolta sotto il patrocinio del Presidente Omar Bongo Ondimba.
La scelta della data di apertura, 10 dicembre, giornata mondiale dei diritti umani, è avvenuta in ottobre nell'inconsapevolezza, da parte nostra, che coincidesse con lo svolgimento del vertice euro africano di Lisbona. Fatto questo che è stato sicuramente un ostacolo per molti ministri degli esteri ad essere presenti ma che non ha impedito ad altri, i più attenti a questo tema, di esserci comunque anche in modo, per noi inaspettato.
I lavori della conferenza si sono aperti il 10 mattina con una relazione di Elisabetta Zamparutti, la lettura da parte dell'ambasciatore italiano Raffaele de Benedictis, del messaggio di D'Alema e l'intervento del primo ministro del Gabon. Alla presidenza erano presenti anche: la presidente della Corte Costituzionale, il Ministro degli esteri Ping (rientrato in anticipo da Lisbona) ed il Ministro della Giustizia. In sala, oltre al sottosegretario agli esteri del Gabon, vi erano pressoché tutte le rappresentanze diplomatiche accreditate in Gabon e gli altri partecipanti nazionali e internazionali provenienti da Burundi (Ministro della Giustizia e Senatore), Gibuti (Ministra degli Affari sociali e Cooperazione e suo consigliere personale), Mali (Deputato, consigliere della Presidenza della Repubblica per i diritti umani), Repubblica Democratica del Congo (Senatore), Ruanda (Ministro degli Esteri) e Senegal (Direttore di ONG presente in 20 paesi) e la stampa locale.
Nel pomeriggio la sessione di dibattito è stata moderata dal Ministro della Giustizia con la presenza in sala per tutto il tempo del Ministro degli Esteri Ping che pure è intervenuto in conclusione di quello che è stato un susseguirsi di interventi per nulla ordinari ma spontanei e ricchi di informazioni e proposte di iniziative ulteriori. Al termine della conferenza è stata adottata la Dichiarazione di Libreville (alla fine di questo testo sono segnalati i link alla dichiarazione, ai resoconti delle due sessioni e al rapporto finale in francese).
Il dibattito è stato per noi occasione di illustrazione della prospettiva del Grande Satyagraha e si sono iscritti al PRT il Ministro della Giustizia del Burundi, la Ministra della Cooperazione di Gibuti, il parlamentare del Mali il Senatore del Burundi oltre che il segretario generale del Ministero degli Esteri del Gabon.
Il Ministro della Giustizia del Burundi ci ha informati che nell'arco di un paio di mesi la pena di morte sarà abolita dal loro ordinamento, mentre il Senatore della Repubblica Democratica del Congo Leonard She Okitundu presenterà un disegno di legge abolizionista ed è quindi interessatissimo a essere parte attiva di un progetto che Elisabetta Zamparutti ha già trattato con gli uffici della Cooperazione del Ministero degli Esteri italiano perché sia finanziato (al 50%) nel 2008 un seminario ed una Conferenza a Kinshasa acquisendo il parere favorevole della nostra rappresentanza in loco.
Dobbiamo anche riconoscere che se la conferenza si è potuta tenere è stato grazie al lavoro straordinario di Antonio Cerrone ed Antonella Casu che, insieme a Monica Venturini, hanno gestito, arrivando in Gabon una settimana prima, una situazione difficilissima perché nonostante la convocazione della conferenza, il Ministero degli Esteri del Gabon era entrato in sciopero per una decina di giorni, così come alcuni degli operatori telefonici.
La conferenza è andata in diretta su www.radioradicale.it ed è stata promossa in loco anche con spot televisivi su emittenti pubbliche e private.
Abbiamo potuto contare anche sulla disponibilità, diremmo militante, del nostro ambasciatore a Libreville. LINK I SESSIONE http://www.radicalparty.org/pub/gabon/gabon 2007 2.pdf LINK II SESSIONE http://www.radicalparty.org/pub/gabon/gabon 2007 3.pdf LINK RAPPORTO FINALE http://www.radicalparty.org/pub/gabon/gabon 2007 1.pdf LINK DICHIARAZIONE DI LIBREVILLE http://coranet.radicalparty.org/pressreleases/press_release.php?func=detail&par=8449 |
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