C’è chi vuole rottamare al più presto la legislatura proprio perché questo Parlamento si potrebbe finalmente liberare dalla morsa di coalizioni paralizzate dalle componenti più conservatrici e massimaliste.
Come Radicali, proponiamo che si vada alla ricerca – innanzitutto attraverso consultazioni non frettolose al Quirinale, che non siano un mero adempimento burocratico - di una nuova maggioranza parlamentare che si faccia forte di questa legislatura per affrontare l’emergenza delle riforme economiche e istituzionali. Torniamo a proporre - come già fatto da Pannella ben prima che Rutelli evocasse senza crederci le “maggioranze di nuovo conio” – che si coinvolgano gli economisti liberisti, i socialisti liberali, le personalità del mondo produttivo per aggredire la miseria e il declino italiano, presentando al Paese un chiaro programma di radicale rientro dal debito pubblico, di liberalizzazioni e riforme per la competività e la produttività, nonché per liberare risorse da investire nel vero welfare a favore delle fasce più povere della popolazione.
E’ questa per noi la priorità assoluta, a maggior ragione quando lo scoppio di una crisi finanziaria globale fa soffiare venti di recessione che faranno vittime soprattutto nelle economie incapaci di riformarsi. Sul fronte delle riforme istituzionali, un Parlamento più libero potrebbe discutere di giustizia senza essere ricattato dal partito dei giustizialisti e degli impuniti e potrebbe lavorare per una riforma elettorale di tipo chiaramente maggioritario, sul modello anglosassone o almeno sul modello francese. Facendosi forti dell’opinione pubblica, se solo si riuscisse a ottenere un minimo di rispetto della legalità da parte del sistema RAISET, che si potrebbe finalmente passare dalla lotta per l’alternanza di potere da una coalizione all’altra a quella per l’alternativa liberale, presidenzialista e federalista.
28-I-08, notizieradicali