resoluciones del VI Congreso A. L. Coscioni

Salerno, 17 febbraio 2008
Si è concluso oggi a Salerno il 6° Congresso dell’Associazione Luca Coscioni, al quale hanno partecipato decine di scienziati, professori universitari e ricercatori, oltre che parlamentari del centrodestra e del centrosinistra.
Nel corso dei lavori, iniziati lo scorso venerdì 15, tra le altre cose, l’Associazione si è costituita come pre-Congresso permanente mondiale per la libertà di ricerca lanciando una mobilitazione diretta ai Premi Nobel in vista della convocazione della II sessione del Congresso in Turchia.

Il Congresso, prendendo atto delle dichiarazioni del Ministro Livia Turco, si è dichiarato pronto a riprendere la mobilitazione nonviolenta per l’adozione delle linee guida sulla Legge 40, qualora il Ministro non dovesse tradurre immediatamente in delibera formale il parere del Consiglio Superiore della Sanità.

Il 6° Congresso dell’Associazione Luca Coscioni ha infine confermato i Presidenti Maria Antonietta Farina Coscioni, Gilberto Corbellini e Piergiorgio Strata; ha eletto  Segretario Marco Cappato, e  Tesoriere Rocco Berardo. Sono stati nominati  Vicesegretari Giulia Simi e Filomena Gallo.

La lista dei membri della Direzione della Giunta di Segreteria e Tesoreria, nonché i nuovi membri del Consiglio Generale saranno pubblicati da domani, 18 febbraio, sul sito dell’Associazione all’indirizzo internet www.lucacoscioni.it

 

18-II-08, notizieradicali

 

Salerno, 16 febbraio 2008

"I diritti non godono di buona salute in tanta parte del mondo e soffrono assai in Italia. E' ancora necessaria una lotta per il diritto". Lo ha affermato Stefano Rodotà, giurista dell'Università di Roma "La Sapienza", intervenendo ai lavori del VI Congresso dell'Associazione Luca Coscioni che in queste ore si sta tenendo a Salerno. "In questo momento storico, non solo in Italia, siamo sempre più prigionieri di politiche selettive del diritto, che negano la universalità che ne è carattere fondamentale.  Questo è il relativismo che dobbiamo sconfiggere".  Poi, a proposito del dibattito politico preelettorale spiega: "Prima verrebbe la pancia e poi l'etica? Dobbiamo ribaltare questo principio".  "Si parli pure dell'eredità pesante di questa legislatura. La mancata legislazione sul testamento biologico – nonostante l'importante lavoro di Ignazio Marino -,  i Pacs ed i Dico ignorati, la questione dell'aborto di cui non si parla. Se il prezzo del dialogo e dell'abbassamento di toni è questo, il compito dei difensori dei diritti deve essere quello dei disturbatori. Non c'è quiete pubblica che possa essere tutelata pagando con il silenzio dei diritti".

"Il dialogo era possibile con personaggi come Moro, con un mondo cattolico che non si chiudeva attorno alle gerarchie. Oggi questo mondo c'è ancora, non è marginale, ma è espulso, non è considerato un interlocutore. Perché? Perché la politica si schiaccia su Ruini?". "La contesa è tra valori democraticamente legittimati e valori che si possono legittimamente basare su qualsiasi credo o fede ma che si vorrebbero – da parte di alcuni – sostituire a quelli costituzionali, democraticamente legittimati. Si vuole sostituire, non democraticamente, una tavola di valori a quella costituzionale". "La costituzione pone, con l'art.32, un limite assoluto al legislatore sul governo della vita – conclude citando la battaglia nonviolenta del co-presidente dell'Associazione Coscioni Piergiorgio Welby  - L'assemblea costituente dice ai cittadini: non metteremo mano su te e sul tuo corpo".  Infine un riferimento in merito al dibattito sull'obiezione di coscienza negli ospedali: "Non si può abusare della obiezione di coscienza: chi entra a fare un certo lavoro nel settore pubblico accetta certe condizioni. Si entra in ospedale sapendo che l'interruzione della gravidanza rimane, pur nella sua tragicità, un diritto della donna".

18-II-08, notizieradicali

Dichiarazione di Marco Cappato, Segretario dell'Associazione Luca Coscioni e di Mina Welby:

"L'impegno, pur tardivo, del Ministro Livia Turco di trasmettere le linee guida della Legge 40 al Consiglio Superiore di Sanità per avere il parere finale e di aver fissato scadenze precise per i punti al centro della nostra iniziativa di dialogo nonviolento ci hanno fatto sospendere, per la seconda volta, il nostro sciopero della fame. Ringraziamo tutti coloro che, anche con grandi sacrifici personali, si sono uniti nel chiedere al Ministro di assumersi dei precisi impegni sulle questioni da noi sollevate. Auspichiamo che finalmente dalle parole si passi all'azione nelle prossime ore, ne va della certezza del diritto e della salute mi tutti gli italiani.

Marco Cappato e Mina Welby erano in sciopero della fame ad oltranza da sei giorni insieme a Dominique Velati, Lucio Berté (i quattro avevano già fatto 8 giorni di sciopero della fame con una sospensione di 2 giorni a seguito di una prima risposta del Ministro) da sabato scorso si erano uniti - sempre a oltranza - Rita Bernardini, Maria Antonietta Farina Coscioni, Rocco Berardo. Oltre 60 persone hanno partecipato all'iniziativa nonviolenta di dialogo.

I temi al centro dell'iniziativa nonviolenta dell'Associazione Coscioni:

1- l'aggiornamento del nomenclatore tariffario, cioè l'elenco delle strumentazioni rimborsabili che consentono di recuperare facoltà perdute, in particolare quella di parola e comunicazione; 2- l'adozione delle norme che obbligano le aziende ospedaliere a dotarsi di Unità di Gestione del Rischio Clinico e di Servizi di Ingegneria Clinica per tutelare la sicurezza degli impianti e limitare gli errori clinici;3- l'aggiornamento delle linee guida della legge sulla fecondazione assistita, scadute il 4 agosto 2007, con particolare riferimento ai diritti dei portatori di malattie genetiche;

4- l'emanazione del decreto attuativo della Convenzione del Consiglio d' Europa sulla bioemedicina, ratificata nel 2001. Con la nostra iniziativa nonviolenta non vogliamo condizionarLa nel merito dei singoli provvedimenti, ma vogliamo aiutarLa ad applicare la legge e a superare resistenze di ogni tipo.

18-II-08, notizieradicali