Cappato: repensar la estrategia UE sobre droga

Dichiarazione di Marco Cappato:

L'International Narcotics Control Board, agenzia dell'ONU incaricata di verificare il rispetto delle Convenzioni sulle droghe da parte dei paesi membri, ha rilasciato ieri il suo rapporto annuale per il 2007. Il rapporto precede di alcuni giorni il meeting della Commissione ONU sulle droghe, che si volgerà a Vienna tra il 10 ed il 14 marzo, al fine di intraprendere un processo di valutazione della strategia decennale lanciata nel 1998, il cui slogan era "Per un mondo libero dalla droga, si può fare".

Per valutare se il piano dell'ONU abbia raggiunto o meno gli obiettivi dichiarati, il gruppo dei Liberali e dei Democratici europei, su iniziativa del radicale Marco Cappato, di Chris Davies e dei deputati olandesi Jeanine Hennis-Plasschaert e Sophie In't Veld, ha promosso oggi un incontro pubblico nelle sale del Parlamento europeo. Tra gli oratori intervenuti, oltre ai rappresentanti di Commissione e Consiglio, Carla ROSSI, (rappresentante del Parlamento all'Osservatorio Europeo sulle Droghe e le Tossicodipendenze), Thanasis APOSTOLOU (Transnational Institute / Andreas Papandreou Foundation), Fredrick POLAK (Encod), Péter SAROSI (Hungarian Civil Liberties Union), Danny KUSHLICK (Transform, UK) e Kasia MALINOWSKA SEMPRUCH (OSI Director on harm reduction).

Marco CAPPATO ha dichiarato: «L'INCB conferma che dal 1998 al 2007, dunque dall'inizio della strategia decennale dell'ONU per la "guerra alla droga", la produzione mondiale di oppio è aumentata del 102%, segnando, solo nel 2006-2007 aumenti del 33%. La produzione di cocaina è aumentata del 19% e quella di cannabis è passata da 26.200 tonnellate annue del 1999 alle 42.000 del 2007.

fronte di questi risultati fallimentari ci sono state spese enormi da parte dell'Europa nel settore della lotta alla coltivazione: nel 2005, solo in Afghanistan, l'investimento europeo è ammontato a 400 milioni di Euro. Nello stesso periodo per programmi di prevenzione e informazione volti a ridurre la domanda sul territorio europeo, sono stati stanziati solo 21mmilioni di euro.

Questi dati denunciano il fallimento delle attuali politiche, controproducenti e criminogene, che ignorano la riduzione del danno e non sono sottoposti a nessuno strumento di valutazione del costo.

Gli Stati sono responsabili di questa situazione, continuando a osteggiare la raccolta di dati omogenei e confrontabili che possano monitorare gli effetti delle politiche vigenti.

Come abbiamo scritto nella dichiarazione finale della conferenza "gli Stati Membri dell'Unione Europea, le istituzioni dell'Unione Europea e le Nazioni Unite devono essere promotrici di iniziative per la revisione di strategie per la droga a livello nazionale, europeo e internazionale, specialmente in vista della revisione del Piano delle Nazioni Unite e del lancio di un nuovo Piano, richiedendo a tal fine anche una revisione delle Convenzioni delle Nazioni Unite».

DICHIARAZIONE SULLE POLITICHE INTERNAZIONALI SULLE DROGHE

Conclusioni della Conferenza tenutasi al Parlamento Europeo sul Piano 1998 delle Nazioni Unite "Per un mondo libero dalla droga per il 2008- si può fare"

6 marzo 2008, Parlamento Europeo

Nel giugno 1998 l'Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha convocato una Sessione Speciale sul tema delle sostanze stupefacenti, la quale ha lanciato un piano decennale che mira a raggiungere "risultati misurabili" nella lotta contro la droga, insieme ad una " riduzione significativa" della coltivazione di cannabis, cocaina e papaveri da oppio per l'anno 2008.

Lo slogan del Programma sul Controllo delle droghe delle Nazioni Unite è: "Un mondo libero dalla droga, si puo fare". Il 10 marzo 2008 la Commissione Droga dell'ONU si riunirà a Vienna per definire la fase finale del programma in vista dell'incontro ministeriale che, nel 2009,  sarà chiamato a giudicare il programma del 1998.

Riteniamo che, a 10 anni dall'attuazione del piano, vi sia un forte bisogno di analizzare e valutare la strategia e i risultati ottenuti attraverso l'attuale rigoroso regime proibizionista. Il Parlamento Europeo ha già chiaramente espresso la sua posizione attraverso il voto di diverse relazioni, sostenendo un approccio scientifico al problema e la necessità di procedere ad una valutazione dei costi- benefici delle politiche attuali, dei progetti di prevenzione ed educazione, della riduzione del danno, delle strategie anti- proibizioniste, dei progetti- pilota, e allo stesso tempo criticando  le strategie solamente repressive che violano i diritti umani (la Commissione per le libertà civili ha appena approvato una richiesta per l'Agenzia per i Diritti Fondamentali affinché quest'ultima svolga  un'analisi a riguardo e sottolinea la necessità di "procedere verso una valutazione sulle attuali politiche sulla droga al fine di determinare quali strategie hanno ottenuto buoni risultati").

Per questa ragione abbiamo convocato il 6 marzo 2008 al Parlamento europeo un incontro con legislatori, ONG, azionisti e cittadini, al fine di valutare l'implementazione del Piano delle Nazioni Unite del 1998, offrire suggerimenti per il futuro e progettare una strategia per assicurare che le Nazioni Unite prendano in considerazione pienamente tali suggerimenti.

Conclusioni della Conferenza:

- adeguati rapporti e valutazioni sottolineano che il Piano delle Nazioni Unite e la Convenzione delle Nazioni Unite sulla quale sono basate le attuali politiche nazionali europee e leggi, non ha raggiunto gli obiettivi dichiarati preposti, specialmente ove vengono applicate rigide politiche proibizioniste;

- la loro revisione è di conseguenza urgente e necessaria al fine di ricercare alternative e nuovi approcci legislativi e normativi;

- gli Stati Membri dell'Unione Europea, le istituzioni dell'Unione Europea e le Nazioni Unite devono essere promotrici di iniziative per la revisione di strategie per la droga a livello nazionale, europeo e internazionale, specialmente in vista della revisione del Piano delle Nazioni Unite e del lancio di un nuovo Piano, richiedendo a tal fine anche una revisione delle Convenzioni delle Nazioni Unite.

Marco CAPPATO
Chris DAVIES
Jeanine HENNIS- PLASSCHAERT
Sophie INT'veld

7-III-08, notizieradicali