di Marco Cappato e Maurizio Turco:
La legge elettorale italiana, concepita per affidare ai capipartito il potere assoluto sui candidati e per tenere assieme due grandi coalizioni, è oggi usata anche per concentrare coalizioni e partiti dentro una stessa lista elettorale. Per realizzare tale "concentrazione" in assenza di una vera riforma maggioritaria all'anglosassone è stato necessario violare ogni regola, in particolare sull'informazione dei cittadini e sugli impegni pubblicamente assunti, come anche Marco Pannella ha denunciato nell'avviare il Primo Grande Satyagraha Mondiale per la Pace con il suo sciopero della fame e della sete. Ed è stato necessario ai capipartito stipulare accordi su tutto, dai candidati al rimborso elettorale.
L'unico accordo pubblicamente conosciuto nei dettagli, anche dell'aspetto economico-finanziario, è quello tra Partito democratico e Radicali. È l'unico accordo esposto al giudizio degli elettori, sia sul suo contenuto che sulla sua attuazione o non attuazione; esposto anche alle critiche più feroci, in particolare degli avversari politici e dei competitori elettorali; è l'unico accordo a disposizione dei mezzi di informazione, che hanno infatti abbondantemente utilizzato tale possibilità anche per manipolare e disinformare, come è pratica corrente della radiotelevisione italiana.La domanda è: e gli altri? non hanno forse diritto gli elettori di sapere prima come verrà distribuito il finanziamento pubblico - falsamente ribattezzato "rimborso elettorale", garantito per 5 anni dalla legge truffaldina anche quando la legislatura dura 5 mesi o 5 giorni - del popolo della libertà, o della sinistra arcobaleno, o della lista centrista di Casini?Rivolgiamo un pubblico appello ai segretari dei partiti coinvolti nella competizione elettorale affinché da subito rendano noti i termini degli accordi che hanno stipulato sull'utilizzo del finanziamento pubblico e sulla eventuale ripartizione con movimenti. Ci auguriamo anche che le massime cariche dello Stato vogliano facilitare un'azione di pubblicità e trasparenza che contribuirebbe a rendere un po' meno anti-democratico questo appuntamento elettorale.
12-III-08, notizieradicali