Questa mattina in India sono stati fermati e arrestati a Javalamukti, nel distretto di Kangra, gli oltre 100 manifestanti tibetani che partecipavano alla Marcia nonviolenta partita da Darmanshala fino al Tibet in occasione dell'anniversario della rivolta nonviolenta tibetana del 1959 contro l'occupazione cinese.
Alla marcia, che era giunta alla quarta tappa, aveva partecipato anche una delegazione del Partito Radicale Nonviolento composta da Sergio D'Elia, deputato e Segretario dell'Associaizone Nessuno Tocchi Caino, Matteo Mecacci e Marco Perduca, Vice Presidenti del Senato del Partito Radicale Nonviolento.
Davanti al carcere di Javalamukti è in corso in queste ore un sit-in con centinaia di persone che chiedono il rilascio immediato dei manifestanti nonviolenti; al sit-in partecipa, con le bandiere del Partito Radicale Nonviolento con l'immagine di Gandhi, anche la delegazione radicale che ha iniziato uno sciopero della fame di dialogo rivolta alle autorità indiane; partecipano anche decine di personalità di organizzazioni internazionali nonviolente europee, americane e mediorientali.
Alle ore 8 circa (ora italiana) la Vice Presidente del Parlamento tibetano in esilio, Dolma Gieri, che ha firmato alcune ore fa l'appello in sostegno dell'iniziativa nonviolenta di Marco Pannella, ha incontrato le autorità di polizia che hanno dato rassicurazioni sulle condizioni dei manifestanti. Il magistrato indiano deciderà tra alcune ore sul rilascio o meno dei manifestanti.
Il Governo indiano aveva chiesto ai tibetani nei giorni scorsi di non manifestare oltre la il distretto di Kangra per non urtare le auotorità cinesi.
13-III-08, notizieradicali