Dai microfoni di Radio Radicale, Rita Bernardini, Segretaria di Radicali Italiani ha rilanciato il tema caro ai radicali dell’antiproibizionismo, annunciando una mobilitazione generale per il giorno 24 aprile, a Roma davanti alla sede della Corte di Cassazione: “L’avvocato Giuseppe Rossodivita, radicale candidato anche al Comune di Roma, ci ha segnalato due sentenze contrastanti della IV e della VI sezione della Corte di Cassazione in merito alla coltivazione di piantine di cannabis sul proprio balcone di casa, contrasto che sarà risolto da un’interpretazione univoca delle sezioni unite della Corte di Cassazione, che si riuniranno il prossimo 24 aprile. Noi radicali che vogliamo riformare la normativa sul consumo di stupefacenti, ulteriormente peggiorata dalle modifiche apportate dalla Fini-Giovanardi, diamo appuntamento la mattina del 24 aprile in Piazza Cavour dov’è la sede della Corte di Cassazione. Questa della Corte sarà una sentenza molto importante, motivo per cui la mobilitazione non dovrà essere solo di Radicali Italiani, ma di tutte le associazioni, i partiti e i movimenti che, almeno a parole, si dichiarano antiproibizionisti o, comunque, contro la punibilità del consumo. C’è ancora chi finisce in galera anche solo per un paio di piantine coltivate sul balcone, nonostante queste stesse piantine impediscano che si alimenti il mercato criminale della droga: quello che sulle sostanze stupefacenti fa enormi affari. Ieri però abbiamo ricevuto una notizia positiva: la Regione Marche ha infatti dato il via libera alla cannabis a scopo terapeutico, in particolare pei i malati terminali di cancro. Questa è senza dubbio una conquista. Infatti sappiamo che in Italia solo alcune Asl prevedono il rimborso di farmaci a base di tetraidrocannabinolo, peraltro acquistabili solo all’estero, nonostante si tratti di farmaci molto efficaci per i malati di cancro che si sottopongono a chemioterapia, per i malati di Aids che soffrono di inappetenza e anche per gli affetti da sclerosi multipla. Non si capisce dunque perchè - per ragioni cosiddette “etiche”, di quella parte integralista che vuole impedire alle persone perfino di curarsi - questi farmaci siano vietati. La Regione Marche per poterli distribuire, dovrà acquistarli all’estero previa autorizzazione all’importazione del Ministero della Sanità : è una procedura incredibile e inaccettabile, a cui noi radicali ci opponiamo da sempre, certi di avere dalla nostra parte la maggioranza degli italiani”, ha concluso la Segretaria di Radicali Italiani, protagonista di molte azioni di disobbedienza civile.
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