• Interrogando il Presidente del Parlamento europeo Hans Gert Poettering, il deputato europeo radicale Marco Cappato ha richiamato l'attenzione sul tema del multilinguismo in seno al Parlamento.
Nonostante il multilinguismo sia tutelato dall'articolo 290 del trattato UE e dal regolamento del Parlamento che sancisce che "Tutti i deputati hanno il diritto di esprimersi in Parlamento nella lingua ufficiale di loro scelta", i computer di tutti i deputati e dei loro assistenti sono equipaggiati solo di programmi in lingua inglese. L'interfaccia-utente è dunque accessibile soltanto a chi conosce l'inglese.
Gli strumenti informatici non possono essere considerati dei semplici strumenti di lavoro ma dei veri e propri mezzi di comunicazione, di interfaccia tra il deputato e l'istituzione parlamentare, ormai indispensabili per svolgere molte attività istituzionali. Non vedo perchè si debba continuare a fornire ai deputati gli attuali applicativi proprietari nella sola lingua inglese, quando esistono oggi sia versioni multilingua degli stessi programmi, sia programmi come Open Office che garantiscono, senza dover pagare licenze, di lavorare con i menù, le finestre di dialogo, le guide nella propria lingua. Muovere verso l'adozione di tali formati sarebbe un ottimo modo per garantire il rispetto delle norme europee sul multilinguismo facendo risparmiare denaro al contribuente europeo.
10-VI-08, notizieradicali