´Dalai Lama veneciano´, texto de la moción aprobada

Dalai Lama veneziano: il testo della mozione approvata
Venezia, 1 luglio 2008

Il Consiglio Comunale di Venezia,

premesso che:
- l’Italia intera e la nostra stessa Città hanno seguito, nei mesi scorsi, con grande preoccupazione le notizie relative alla repressione delle manifestazioni svoltesi in Tibet;
- in quella occasione, il Governo italiano ha sottolineato l’importanza attribuita dal nostro Paese al diritto di libertà di espressione e di protesta pacifica, ha invitato le Autorità cinesi a rispondere alle richieste della popolazione tibetana nel pieno rispetto dei diritti umani ed ha infine sostenuto la necessità di un confronto orientato alla pacifica riconciliazione tra le stesse Autorità cinesi e il Dalai Lama;
considerato:
- che la Città di Venezia, da sempre luogo d’incontro delle popolazioni e degli scambi culturali e commerciali tra Oriente e Occidente, è legata a profondi e riaffermati sentimenti di amicizia col Popolo Cinese ed è impegnata da anni in significativi rapporti e progetti condivisi con Città cinesi, può vantare da secoli anche storici legami con il Tibet e la sua gente, tanto che una delle dirette testimonianze della visita di Marco Polo alla corte dell’imperatore mongolo venne redatta dal Lama tibetano Phagpa, consigliere spirituale di Kublai Khan;
- poi che oltre 1.500 cittadini, insieme alle associazioni che partecipano al “Tavolo per e con il Tibet” promosso dal Centro Pace del Comune di Venezia, hanno sottoscritto una petizione popolare con la richiesta della concessione della Cittadinanza Onoraria al Dalai Lama;
ritenuto che:
- di fronte alla grave situazione del Tibet, sia estremamente utile che il maggior numero possibile di città nel mondo compia quei gesti di alto valore simbolico che potrebbero contribuire allo sviluppo del processo di dialogo tra il Governo Cinese e i rappresentanti del Popolo Tibetano;
preso atto
- che il Dalai Lama è la massima autorità temporale del Tibet, e presiede il governo tibetano in esilio ed è la massima autorità spirituale della scuola Gelugpa, detta dei Virtuosi, una delle scuole del Buddhismo.
- del riconoscimento nel 1989 del Premio Nobel per la Pace al Dalai Lama e dell’infaticabile impegno a favore della Pace, del dialogo, dell’ambiente e dello sviluppo compatibile senza pregiudizi ma attento alle opportunità di promozione economica delle popolazioni più povere

CHIEDE

fermamente il rispetto dei diritti fondamentali del Popolo Tibetano e delle sue tradizioni;

INVITA

il Governo italiano a perseguire nei confronti della Cina una politica di collaborazione nella comunità internazionale che favorisca lo sviluppo delle relazioni e significativi miglioramenti in tema di rispetto dei diritti umani.

IMPEGNA

il Sindaco e la Giunta ad aderire alle iniziative ritenute più opportune, affinché cessi ogni forma di repressione nei confronti della popolazione tibetana;

SI IMPEGNA AD AVVIARE E A CONCLUDERE NEL PIÙ BREVE TEMPO POSSIBILE LE PROCEDURE DELIBERATIVE PER IL CONFERIMENTO

AL DALAI LAMA DELLA CITTADINANZA ONORARIA DELLA CITTÀ DI VENEZIA, quale eminente esponente in esilio del Popolo Tibetano, guida spirituale di questo popolo e interlocutore riconosciuto dello stesso Governo Cinese, figura che oggi incarna gli ideali della ricerca della pace con giustizia e del diritto all’autodeterminazione dei popoli.

2-VII-08, notizieradicali