RETORNO A LA ENERGÍA NUCLEAR: ¿CONVIENE?, ¿RESUELVE?
Radicali Italiani y la Associazione Radicale Adelaide Aglietta organizan una conferencia pública sobre la decisión preanunciada del Gobierno de invertir 30 millardos de euros en el retorno a la utilización de la energía nuclear en Italia. Nell’incontro saranno presentati gli Atti del Convegno organizzato da Emma Bonino e dai parlamentari radicali svoltosi alla Camera dei Deputati nel luglio scorso.
Trinita’ (CN), sabato 8 novembre 2008, ore 16,00
Partecipano:
- Elisabetta Zamparutti, deputata radicale del Gruppo PD,
membro della Commissione Ambiente della Camera
- Nicola De Ruggiero, Assessore regionale all’Ambiente
- Igor Boni, Segretario Associazione Radicale Adelaide Aglietta
- Giampiero Godio, responsabile energia di Legambiente Piemonte
- Bruno Mellano, Presidente di Radicali Italiani
Bruno Mellano ha dichiarato: ”Credo sia opportuno ed indispensabile discutere ed approfondire le ragioni che stanno alla base di una scelta cosi onerosa economicamente ed ecologicamente come il ritorno al nucleare di “terza generazione”, laddove i paesi europei più nuclearizzati stanno ripensando le scelte degli anni passati. Con approccio non ideologico ma scientifico, con metodo laico e analisi economiche ed ecologiche, noi Radicali crediamo che adottare ora “questo” nucleare abbia molti e pesanti ricadute, sul territorio e sulla società. Ricadute anche nella gestione democratica e liberale del mercato dell’energia. Sabato ne parleremo a Trinità, presentando gli atti di un convegno che Emma Bonino ha organizzato a Roma, e grazie all'intervento di esperti, con l'intento di contribuire ad aprire il dibattito politico sulle priorità di spesa e di tutela dell’ambiente in campo di piano energetico nazionale. Prima che sia troppo tardi!”
Elisabetta Zamparutti, deputata radicale: "Abbiamo votato contro l'istituzione dell'Agenzia per la sicurezza nucleare perché è infeudata nel Governo e quindi priva dei caratteri di indipendenza ed autonomia che dovrebbero connotare un ente preposto ai controlli sulla sicurezza nucleare. Siamo contrari all'Agenzia votata oggi anche perché rappresenta un'involuzione rispetto alla legge n. 61 del 1994 che, a seguito di referendum, istituiva i controlli ambientali risolvendo la convivenza delle funzioni di controllo con quelle di promozione, ricerca e sviluppo del nucleare in un medesimo soggetto, schema che oggi viene riproposto. D'altro canto l'Agenzia si inserisce su un impianto, quello del ritorno al nucleare, che non condividiamo per ragioni di metodo e di merito. Siamo di fronte ad una scelta di stampo ideologico perché frutto di una aprioristica opzione industriale che condizione e pregiudica l'elaborazione della strategia energetica nazionale anziché esserne una conseguenza. Continua a mancare nelle forze in Parlamento la capacità di Governo come capacità di decidere prendendo in considerazione tutte le alternative possibili e i costi e benefici delle varie opzioni coinvolgendo l'opinione pubblica. Un simile approccio dimostrerebbe l'anti-economicità di un ritorno al nucleare di terza generazione e orienterebbe il nostro Paese verso altri settori, come quello degli investimenti nella ricerca e nell'innovazione tecnologica tanto delle rinnovabili quanto dell'efficienza sui quali si gioca la partita energetica del futuro che questa maggioranza, almeno fin'ora ha deciso di perdere."
5-XI-08, notizieradicali