Corte Penal Internacional: juicio contra criminal de guerra en el Congo

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La Corte Penal Internacional inicia hoy el proceso contra Thomas Lubanga Dyilo.

El señor Lubanga, presunto fundador y jefe de la Unión de Patriotas Congoleses (UPC) está acusado de crímenes de guerra, como la conscripción y enrolamiento de menores de 15 años en las FPLC, ala militar de la UPC, y su uso en el conflicto en Ituri, de septiembre de 2002 al 13 de agosto de 2003. È stato arrestato e si è arreso alla Corte il 17 marzo 2006 dopo un madato di arresto emesso dal Tribunale di Primo Grado nel febbraio del 2006. È la prima persona a dover afforntare la CPI per i presunti crimini commessi durante il conflitto armato ad Ituri, dai tempi dell’aperttura dell’inchiesta nella Repubblica Democratica del Congo (RDC) dal Procuratore nel giugno 2004.  

Declaraciones de Sergio Stanzani y Gianfranco Dell'Alba, Secretario General y Presidente de No Peace Without Justice:

"NPWJ accoglie con grande soddisfazione l'avvio del processo di Thomas Lubanga Dyilo e considerandolo sia come un passo importante nella lotta contro l’impunità nella RDC che come indice della crescente determinazione degli attori internazionali che vogliono porre fine all’uso dei bambini soldato, i quali numeri sono aumentati in maniere allarmante dal 2002 ad oggi. 

NPWJ si augura che questo processo promuoverà la ratifica globale del secondo Protocollo opzionale alla Convenzione sui Diritti dell’Infanzia che alza l’età minima che permette il reclutamento nelle forze armate a 18 anni. La discrepanza che esiste attualmente fra il Diritto Internazionale – che proibisce la coscrizione e l’arruolamento dei bambini sotto l’età di 15 anni – e la definizione del minore che designa  una persona al di sotto dei 18 anni crea un divario significativo nell’ambito della protezione dei minori fra i 15 ed i 18 anni, che va affrontato urgentemente.

“Il focus di queste incriminazioni sul reclutamento e l’uso dei bambini soldato porterà alcuni minori a testimoniare contro il Sig. Lubanga Dyilo. Agli effetti dello Statuto di Roma, NPSG incoraggia l’uso di misure appropriate per la protezione della loro sicurezza, il loro benessere fisico e psicologico, la loro dignità e la loro privacy. NPWJ chiede che a tutti i minori coinvolti in questo conflitto, ed in modo particolare, ai minori che compaiono davanti alla CPI vengano forniti servizi per il loro recupero a lungo termini e per la loro reintegrazione nella società. “NPSG accoglie le misure specifiche sviluppate dalla CPI per il coinvolgimento delle comunità della RDC, in particolar modo in questa fase critica, e sollecita una messa a fuoco sui minori ed i giovani. NPWJ spinge l’Outreach della CPI a coinvolgere i giovani della RDC attraverso ogni mezzo possibile, fra i quali l’uso di reti con gruppi che tutelano i diritti dei minori, instituzioni dell’instruzione  e gruppi giovanili”.   

Per ulteriori informazioni, vi preghiamo di contattare Alison Smith asmith@npwj.org oppure chiamando +32-2-548-3912 oppure Nicola Giovannini ngiovannini@npwj.org oppure chiamando +32-2-548-3913.

27-I-09, notizieradicali