radicali y Día Mundial contra la Pena de Muerte

NESSUNO TOCCHI CAINO PRESENTA LE INIZIATIVE IN OCCASIONE DELLA GIORNATA MONDIALE CONTRO LA PENA CAPITALE
Da Sinistra: D'Elia, Zamparutti, Pannella
Da Sinistra: D´Elia, Zamparutti, Pannella

10 ottobre 2010: in una conferenza tenuta a Roma in occasione del 10 ottobre, Giornata Mondiale Contro la Pena di Morte, Nessuno tocchi Caino ha presentato il dossier “Sakineh e le altre” sulla lapidazione nel mondo e mostrato un video della Resistenza Iraniana con le immagini di una doppia lapidazione effettuata dal regime dei Mullah.
Nel corso della conferenza a cui hanno partecipato Marco Pannella, il Segretario di Nessuno tocchi Caino Sergio D’Elia, i parlamentari radicali Elisabetta Zamparutti e Marco Perduca, la Presidente dell’Associazione Donne Democratiche Iraniane in Italia Shahrzad Sholeh, Nessuno tocchi Caino ha rilanciato due fronti e obiettivi prioritari della sua iniziativa per dare attuazione alla linea pro-moratoria delle Nazioni Unite.
Il primo fronte riguarda l’Africa, che è il continente dove vi è il numero più alto di Paesi abolizionisti di fatto e dove negli ultimi anni sono stati compiuti passi significativi verso l’abolizione della pena di morte. L’obiettivo di Nessuno tocchi Caino è l’abolizione nel prossimo anno in almeno altri tre Paesi africani: Benin, Gabon e Repubblica Democratica del Congo.
Il 12 ottobre, una delegazione di Nessuno tocchi Caino sarà in Zambia, prima tappa di una missione che nelle due settimane successive interesserà altri tre Paesi africani: la Repubblica Democratica del Congo, la Repubblica del Congo e il Mali.
Il secondo fronte di iniziativa riguarda il Palazzo di Vetro dove la sessione appena iniziata dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha all’ordine del giorno una nuova Risoluzione per la Moratoria Universale delle esecuzioni capitali.
Il voto sulla Risoluzione è previsto a dicembre e Nessuno tocchi Caino ha avviato un’azione di lobbying perché aumentino i cosponsor (erano stati 89 nel 2008) e i voti a favore (106 nel 2008) e perché il nuovo testo sia rafforzato su quattro punti: abolizione dei “segreti di Stato” sulla pena di morte; limitazione della pena di morte ai reati più gravi; abolizione della condanna a morte obbligatoria per certi tipi di reato; istituzione o nomina di un “Inviato Speciale” delle Nazioni Unite che abbia il mandato di favorire l’applicazione concreta della linea ONU nei Paesi che ancora praticano la pena di morte per arrivare, attraverso le moratorie, all’abolizione definitiva della pena di morte nel mondo.
Una mozione a prima firma di Elisabetta Zamparutti che impegna il Governo italiano in tal senso è stata approvata dalla Camera dei Deputati il 6 ottobre scorso.