apoyo radical a Del Ponte (fiscal TPI exYugoslavia)

Crimini di guerra ex Jugoslavia. Presentata interpellanza radicale: il Governo sostenga procuratore Del Ponte negli ultimi tre mesi del suo mandato

Roma, 25 settembre 2007

 

Bruno Mellano (deputato radicale della Rosa nel Pugno) ha presentato oggi un’interpellanza al Presidente del Consiglio dei Ministri e al Ministro degli Esteri per sapere:

1) se il governo ritenga sempre “conditione sine qua non” per l’avvio delle complesse procedure per l’integrazione della Repubblica di Serbia nell’Unione Europea la corretta e completa collaborazione del governo di Belgrado con il Tribunale Penale Internazionale sulla ex-Jugoslavia;2) se il governo intenda fornire al Tribunale Penale Internazionale e, in particolare, alla Dr.ssa Carla Del Ponte il massimo sostegno possibile nei suoi ultimi tre mesi di mandato, affinché tutto il grande lavoro di studio, ricerca sul campo, acquisizione di dati sui crimini di guerra perpetrati nei territori dell’ex-Jugoslavia tra il 1991 e il 1999 – lavoro attuato dagli investigatori del  Tpi sotto la guida della Dr.ssa Del Ponte dall’agosto 1999 - possa essere valorizzato e non disperso e, soprattutto, possa concretizzarsi nella cattura degli ultimi quattro latitanti della lista nera del Tpi, inclusi gli ex capi politico e militare serbo-bosniaci, Radovan Karadzic e Ratko Mladic.  Bruno Mellano e Giulio Manfredi (Direzione Nazionale Radicali Italiani) hanno dichiarato: “Eravamo già militanti radicali nel 1993, quando il Partito Radicale Transnazionale e “Non c’è Pace senza Giustizia” concepirono, proposero e riuscirono ad ottenere – contro le riserve, le incredulità e i rifiuti di molti, fra cui anche intellettuali impegnati, uno per tutti Norberto Bobbio – l’istituzione del Tribunale Penale Internazionale dell’ONU (Tpi) contro i crimini di guerra, contro l’umanità e di genocidio commessi nei territori dell’ex-Jugoslavia.Nel 1998 eravamo ai tavoli radicali a raccogliere le firme per l’incriminazione davanti al Tpi di Slobodan Milosevic, quando quest’ultimo era ancora al potere a Belgrado ed era ancora considerato da tutti i Paesi occidentali la soluzione del problema della pace nei Balcani e non una parte rilevante del problema stesso.Con questa storia politica alle spalle, non vogliamo che gli ultimi cento giorni di permanenza della Dr.ssa Del Ponte all’Aja siano caratterizzati, come gli otto anni passati dal suo insediamento, dalla frustrante e vana ricerca dei criminali di guerra che mancano all’appello, in particolare Karadzic e Mladic, incriminati nel lontano 1995, dodici anni fa.Il governo italiano, che fece molto per la nascita del Tpi, tanto da dedicarvi una legge ad hoc (D.L. 28 dicembre 1993, n. 544), deve sostenere con tutti i mezzi disponibili l’attività del Tpi in questi mesi cruciali, non cessando mai di richiedere alla Repubblica di Serbia quella collaborazione che sola può permetterle di seppellire definitivamente gli scheletri dell’ “era Milosevic” e di onorare la memoria di Zoran Djindjic, il capo del governo serbo assassinato a Belgrado solamente quattro anni fa proprio da esponenti del passato regime.”.  Roma, 25 ottobre 2007  

Mellano (348/5335302)            Manfredi (348/5335305)

notizieradicali, 26-IX-07.