28/30-IX, Comité Nacional de Radicali Italiani

le relazioni scritte presentate

lo stato dell'informazione televisiva e dei radicali (dalla relazione della segretaria Rita Bernardini)

relazione della tesoriera Elisabetta Zamparutti

mozione particolare sul matrimonio delle persone omosessuali

mozione particolare sulle narcosale

i lavori della prima giornata (audiovideo)

i lavori della seconda giornata (audiovideo)

i lavori della terza giornata (audiovideo)

Mozione Generale approvata all'unanimità, Roma, 30 settembre 2007 Il Comitato di Radicali Italiani riunitosi a Roma dal 28 al 30 settembre 2007, sentite le relazioni della segretaria Rita Bernardini e della tesoriera Elisabetta Zamparutti, le approva.

Il Comitato, rileva e denuncia, che, innanzi alla estrema gravità della situazione politica interna ed internazionale, il confronto delle idee e la circolazione delle informazioni continuano ad essere impediti dal ferreo controllo esercitato dalle oligarchie dominanti su quali temi l’opinione pubblica è ammessa a discutere e sui soggetti politici a cui è consentito potersi ad essa rivolgere, controllo assicurato dal sistematico mancato rispetto delle regole vigenti relative all’informazione radiotelevisiva. In questo contesto, la violenza con cui avanza e viene perseguito il genocidio politico e culturale del movimento radicale, rafforza la convinzione che destinata ad essere cancellata sia in realtà una cultura, quella della democrazia, della legalità, della laicità e dello stato di diritto. Considera, pertanto, imprescindibile ridare centralità alle iniziative politiche per l’affermazione del diritto dei cittadini a conoscere per deliberare e, quindi, per garantire l’approfondimento politico sul soggetto radicale in quanto tale, sulla sua realtà transnazionale e transpartitica, sulle sue istanze riformatrici.

Il Comitato ritiene quanto mai necessario continuare a denunciare il caso di uno Stato in cui le massime istituzioni vengono sempre più ridotte ad un funzionamento contro diritto e lettera della legge. In tal senso ritiene inaccettabile che a quindici mesi dall’insediamento del nuovo parlamento, ed in costanza dell’esercizio dell’azione legislativa, il Senato continui a vedere tra i suoi membri 8 senatori nominati al posto di quelli regolarmente eletti. A tale proposito, ringraziando la proposta formulata dal Senatore Roberto Manzione, dà mandato agli organi dirigenti di attivarsi nell’immediato al fine di ottenere con urgenza un incontro con il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e con i segretari dei partiti che sentano la necessità di riportare la legalità degli eletti in Senato.

Prende atto con rammarico e preoccupazione dell’esclusione, da parte degli apparati dei Democratici di Sinistra e della Margherita, della candidatura di Marco Pannella e quindi della pregiudiziale esclusione dell’area radicale dal processo di nascita del Partito Democratico, con ciò negando al nuovo soggetto politico un fondamentale apporto laico, liberale, socialista e riformatore; denuncia pertanto come mistificante, in contrasto con questa ed altre esclusioni ed espulsioni, il tentativo in corso di far vivere artificialmente le sedicenti primarie del PD, contrabbandate come un appuntamento storico di rilevanza istituzionale. Approvando l’iniziativa assunta in questi giorni per ottenere un vero dibattito politico tra chi è a favore e chi è contro questo progetto, impegna gli organi dirigenti a fornire ai singoli cittadini ed alle associazioni locali gli strumenti indispensabili per esercitare il proprio diritto ad una libera e completa formazione delle opinioni.

- saluta come uno straordinario risultato il primo significativo successo ottenuto dall’iniziativa nonviolenta messa in atto da tanti dirigenti e militanti e sostenuta da tutta l’area radicale per il raggiungimento dello storico obiettivo della presentazione all’Assemblea plenaria dell’ONU di una risoluzione per la moratoria universale della pena di morte, conseguito nonostante il comportamento editoriale e politico di quasi tutta la stampa italiana e del sistema radiotelevisivo pubblico che l’ha resa clandestina fino ad oggi, in patente ed inaccettabile violazione delle risoluzioni della Commissione parlamentare di vigilanza e disattendendo perfino gli impegni assunti dal Presidente della RAI.

Rivolge il proprio ringraziamento al Presidente del Consiglio Romano Prodi e al ministro degli esteri Massimo D’Alema per l’impegno politico del Governo e loro personale dispiegato presso la Assemblea Generale delle Nazioni Unite e per aver accolto e fatti propri l’iniziativa e il contributo radicali. Si impegna in ogni caso a mantenere e intensificare l’impegno fino al conseguimento della definitiva risoluzione dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite.
Si appella agli iscritti e ai simpatizzanti delle organizzazioni radicali affinché, ovunque possibile, si mobilitino il 10 ottobre prossimo per la Giornata mondiale contro la pena di morte.
Esprime la propria solidarietà ai monaci buddisti, al Premio Nobel Aung San Suu Chy, all’intero popolo birmano che, dopo la straordinaria manifestazione di forza nonviolenta comparabile con quella della marcia del sale del mahatma Gandhi, vengono lasciati soli a fronteggiare la repressione della dittatura militare, sottolineando la necessità di mettere in atto le azioni più opportune al fine di sostenere la lotta per la libertà del popolo birmano.
In seguito alle anticipazioni di stampa sulle rivelazioni attribuite all’ex presidente spagnolo Aznar, secondo le quali Saddam Hussein sarebbe stato disposto a lasciare l’Iraq, in cambio dell’incolumità sua e dei suoi familiari oltre che di una cospicua somma di danaro, il Comitato Nazionale di Radicali Italiani richiama l’iniziativa radicale del 2003 “Iraq libero, come unica vera alternativa alla guerra”, che aveva ottenuto la condivisione della maggioranza assoluta dei parlamentari italiani , iniziativa con la quale Marco Pannella aveva proposto di trattare l’incolumità e l’esilio del rais e l’affidamento del governo provvisorio del paese alle Nazioni Unite, indicando per questo personalità del livello di Amartya Sen e Michel Rocard. Il Comitato chiede, anzitutto attraverso l’utilizzo degli strumenti parlamentari, su questa vicenda il chiarimento politico del comportamento tenuto dal Governo italiano e, in particolare, dall’ex presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. Auspica che, qualora siano confermate le anticipazioni della stampa, il presidente degli Stati Uniti sia chiamato a rispondere delle gravi responsabilità che si è assunto rifiutando questa soluzione di cui aveva nascosto la stessa possibilità e affidando a false prove dell’esistenza di armi di distruzione di massa negli arsenali iracheni la giustificazione della guerra.
Il Comitato prende atto, grazie anche alla relazione del Ministro Emma Bonino, del contenuto della manovra finanziaria varata dal Consiglio dei Ministri che contiene alcune, prime, significative misure per il contenimento dei “costi della politica” oltre ad interventi, nel quadro complessivo della riduzione del deficit pubblico, a favore della crescita e dell’occupazione ed a favore delle categorie meno abbienti;A fronte dello slittamento al 12 ottobre della traduzione in norma di legge del Protocollo su ”Welfare e Pensioni” del 23 luglio scorso ribadisce che, per i radicali, tale documento, in tutte le sue parti, deve essere considerato come un pacchetto unico e, come tale, riflettersi nel “collegato” alla finanziaria che verrà approvato dal Governo. Ogni tentativo di dividerne il contenuto o snaturare alcune disposizioni della parte “Welfare” implicherà il venir meno dell’impegno a sostenere lealmente il Protocollo, pur con tutte le sue contraddizioni, preso da Radicali Italiani e dalla componente radicale al governo e nel gruppo parlamentare della “Rosa nel Pugno”, e proporre o sostenere, in tal caso, in Parlamento modifiche del Protocollo specie in materia dell’innalzamento dell’età pensionabile o del mantenimento, così come è, della legge Maroni.
Il Comitato, concordemente con l’azione riformatrice svolta dal ministro Emma Bonino all’interno del Governo, ritiene estremamente importante il pacchetto di proposte ed iniziative parlamentari in materia di riforma del Welfare, di rientro del debito pubblico, di liberalizzazione dell’economia e per il suo sviluppo, di promozione delle libertà digitali, messe a punto da Radicali Italiani, Associazione Luca Coscioni e Welfare to Work insieme con i deputati radicali della Rosa nel Pugno. Sulla base di questi documenti e di queste iniziative intende sviluppare, a partire dalla propria leale partecipazione al governo Prodi e alla maggioranza di centro-sinistra, la propria politica di alternativa al corporativismo e alla sindacatocrazia..
Saluta il successo della conferenza “Energia & ambiente, scenari e prospettive per l’Europa e per l’Italia”, come manifestazione della volontà di riprendere in questi campi una decisa iniziativa radicale.
Invita gli organi dirigenti di RI a promuovere una iniziativa analoga per la riforma della giustizia, avvalendosi del contributo del Comitato radicale Piero Calamandrei.
Il Comitato di Radicali Italiani offre il patrimonio di lotte e di esperienza, la sua realtà organizzativa, parte integrante di quella galassia radicale che rappresenta ad oggi l’unica alternativa organizzata alla forma ormai consumata e inerte dei partiti tradizionali, a chiunque voglia servirsene per rafforzare le proprie rivendicazioni di libertà e le proprie speranze di riforma. Affida al dibattito congressuale anche la riflessione sull’evoluzione della propria forma organizzativa che consenta a Radicali Italiani di accogliere e potenziare il contributo e l’apporto di individui, soggetti sociali organizzati, nuove realtà collettive rese possibili anche dalla diffusione delle nuove tecnologie.
Il Comitato Nazionale di Radicali Italiani dà appuntamento al Congresso annuale previsto dal 1 al 4 Novembre, ai democratici, ai liberali, ai socialisti, agli esclusi dal sistema delle caste partitocratiche, corporative e clericali, per rilanciare e rafforzare, innanzitutto con l’iscrizione e la partecipazione diretta, l’azione dell’unico soggetto politico che da oltre cinquant’anni è, con le sue lotte di libertà e di liberazione, l’unica vera alternativa a questo regime.