el Centro d’Ascolto dell’informazione radiotelevisiva obligado a despedir a sus trabajadores

• Dichiarazione di Marco Pannella

Nella giornata di ieri la galassia Radicale ha dovuto procedere al licenziamento di tutti i dipendenti del Centro d’Ascolto dell’informazione radiotelevisiva. Si avvia a conclusione, in tal modo, l’operazione “politica” decisa e avviata nel 2003 dalla Rai-Tv guidata allora dalla banda di centro-destra e proseguita e conclusa, ora, dopo anni di nostre informazioni e denuncie, sotto guida dell’altra componente della mafiosità partitocratrica, quella di centro-sinistra.

 

In tal modo, malgrado e contro delibere formali del Parlamento, grazie anche al concorso per inerzia dell’Autorità Garante, si è ottenuto di garantire anche strutturalmente la liquidazione dell’unica impresa in grado di monitorare, di conoscere la complessa, gigantesca attività “informativa” del sistema audiovisivo italiano. Ad esempio, si sarà tranquilli nel proseguire, indenni e impuniti, la sistematica violazione delle norme sui tetti pubblicitari, sia ufficialmente (e di questo si occupa in queste settimane l’autorità Europea) sia fraudolentemente e di questo solo il Centro d’Ascolto Radicale sarebbe in condizioni tecnologiche e civili di fornire al Garante, alla Rai, al Parlamento, alla pubblica opinione la conoscenza della realtà. Essendo questa, in genere, delittuosa, anticostituzionale, antidemocratica la soluzione è nell’eliminazione del Centro d’Ascolto, e dell’intera realtà Radicale.

Intanto il Parlamento continua a non eleggere il Giudice Costituzionale mancante: la scelta, nel consueto mercato delle vacche, è resa più difficile dal fatto che il “Parlamento” deve riuscire ad eleggere un “giudice” che rassicuri sia i sostenitori dei Referendum elettorali, sia gli avversari.

notizieradicali, 14-XII-07