drogas: mata la heroína ¿o el prohibicionismo?

Di fronte allo stillicidio delle overdosi mortali, servono chiare responsabilità politiche relativamente al ritardo del nostro paese nella sperimentazione ed attivazione sia di interventi di riduzione del danno quali le narcosale sia di interventi di trattamento quali la somministrazione del farmaco eroina (Dam=diacetile di morfina) sotto controllo medico.

Torino, 8 gennaio 2008
Dopo aver appreso dalla stampa la notizia delle nuove morti per overdose a Torino (sono ormai 13 in Italia dall’inizio dell’anno), Domenico Massano (Giunta di segreteria Associazione radicale Adelaide Aglietta) e Giulio Manfredi (Giunta di segreteria Radicali Italiani) hanno dichiarato: 
 
Di fronte all’ennesima escalation delle morti, ci si deve chiedere se il vero killer è l’eroina o il contesto proibizionista in cui decine di migliaia di uomini e donne, nel nostro Paese, sono costretti a procurarsi e ad assumere sostanze ogni giorno, tutti i giorni dell’anno.

Non ci stancheremo di ripeterlo: occorre maggiore impegno, a partire dal governo fino alle amministrazioni locali, nella realizzazione di servizi che possano ridurre il rischio del verificarsi di queste morti. La narcosala è un servizio deputato proprio a questo: alla tutela della vita del tossicodipendente, soprattutto in relazione al rischio di morte per overdose. E' un servizio attivo da anni in molti paesi europei ed ha contribuito in modo significativo sia alla riduzione delle morti per overdose sia alla riduzione delle malattie infettive correlate all'uso di sostanze stupefacenti per via iniettiva.


Ricordiamo che si tratta di un servizio socio-sanitario ben diverso dalla somministrazione controllata di eroina. La narcosala è un servizio attivabile anche con l'attuale normativa, la quale ha consentito l'attivazione di servizi di riduzione del danno, quali gli scambiasiringhe, che, all’inizio, posero gli stessi problemi di compatibilità giuridica ora avanzati per le narcosale; e l’apertura di ciascuna delle 72 narcosale operative in tutto il mondo ha comportato tali problemi, evidentemente superabili e superati. Non riteniamo accettabile che si continui ad assistere impotenti a queste morti, nascondendosi dietro a prese di posizione ideologiche ed a deresponsabilizzanti “interpretazioni normative”.

 

Ciò detto, è auspicabile che, inoltre, finalmente, si inizi a discutere seriamente in Italia dei risultati della somministrazione controllata di eroina attuati ormai in ben tre stati europei (in successione cronologica: Svizzera, Olanda e Germania); in Svizzera, da oltre un anno, il trattamento a base di eroina (Dam=diecetile di morfina) è stato inserito a pieno titolo nel novero degli strumenti medici utilizzabili.

 

Il ministro Livia Turco ha utilizzato in modo improprio e strumentale la somministrazione controllata di eroina per contrapporla alla narcosala; la sua malafede è testimoniata dal fatto che, dopo aver risposto ad horas al sindaco Chiamparino, si è ben guardata dallo scrivere una lettera anche ai suoi colleghi svizzero, olandese e tedesco per acquisire la documentazione sulle rispettive sperimentazioni del Dam.

http://www.associazioneaglietta.it/narcosala.html

 

notizieradicali, 9-I-08