Egipto avanza contra las Mutilaciones Genitales Femeninas

Roma, 6 marzo 2008

Il Presidente egiziano Hosni Mubarak ha firmato ieri la bozza della nuova legge
sull’infanzia che dovrà essere ora discussa dal parlamento, forse già dalla prossima
settimana. I due passaggi fondamentali della legge, che è probabile vedranno una
dura opposizione della parte più conservatrice della classe politica, sono quelli sulle
mutilazioni genitali femminili che verranno considerate una violazione dei diritti umani
e punibili penalmente, nonché l’elevazione a 18 anni dell’età per contrarre matrimonio.

L’iter di stesura del disegno di legge è stato seguito da Moushira Khattab, presidente del Consiglio Nazionale per l’infanzia e la maternità,l’organizzazione partner di Non c’è
Pace Senza Giustizia nella convocazione della Consulta di Esperti sulle legislazioni
contro le MGF che si è tenuta al Cairo nel giugno del 2003. Proprio a seguito di
questo appuntamento, che ha visto la partecipazione di esperti, politici e
organizzazioni di tutti i paesi a tradizione escissoria, l’Unione Africana ha adottato il
Protocollo di Maputo sui diritti delle donne africane, un testo straordinariamente
avanzato in materia di diritti umani e di tutela dei diritti civili e politici delle donne.

Dichiarazione di Sergio Stanzani, Presidente di Non c’è Pace Senza Giustizia:

E’una notizia importante, che apre la strada ad un grande processo di cambiamento
delle politiche sui diritti umani dei paesi del Medio Oriente. L’Egitto ha una grande
influenza nella Regione ed è chiaro che se questa legge verrà approvata anche gli
altri Paesi dovranno tenerne conto e iniziare a riconsiderare la validità di tradizioni
così lesive della dignità della persona. E’ però fondamentale che si promuovano e si
tutelino innanzitutto i diritti delle donne e la loro emancipazione in tutti i settori
economici, politici e sociali, affinché le MGF perdano il loro significato economico-
contrattuale all’interno del matrimonio e della società. Per questo motivo in questi
ultimi anni il nostro lavoro si è concentrato sulla ratifica da parte degli Stati africani
del Protocollo di Maputo e la pressione politica e mediatica delle campagne delle
organizzazioni internazionali hanno già avuto risultati straordinari. Basti pensare alla
recente dichiarazione delle dieci agenzie dell’ONU di lancio di una campagna globale
contro le MGF per la loro eradicazione entro il 2015. Ora è compito dei governi - e noi
ci appelliamo al Governo italiano affinché rinnovi il suo impegno - destinare fondi
adeguati a questa sfida e dare così un senso nuovo alle politiche di cooperazione
internazionale con i paesi in via di sviluppo.

Per informazioni: Antonella Dentamaro, 06-68803791, adentamaro@npwj.org

7-III-08, notizieradicali