entrevista, electoral, a Emma Bonino

Bonino: «Se vince il Pdl? Da Berlusconi accetterei solo un ruolo internazionale» 
• da Corriere della Sera on line del 4 aprile 2008

di Laura Cuppini

«Un ruolo nel governo Berlusconi? Accetterei se fosse di livello europeo o internazionale, tipo quello che ricopre Franco Frattini (vicepresidente della Commissione europea, ndr). Non vorrei invece avere un ruolo nella politica italiana, anche per coerenza con la mia scelta politica». Emma Bonino, ospite di Corriere.it per rispondere alla domande dei lettori, ha toccato diversi argomenti, alcuni molto battuti in questa campagna elettorale, altri in parte inediti. Economia e temi etici sono stati al centro del dibattito, stimolato da numerosissime domande degli "spettatori" virtuali, molti dei quali giovani.

COPPIE DI FATTO - Inevitabile la questione Bonino-Binetti: come possono convivere nello stesso schieramento? La senatrice teodem ha recentemente detto a Ecotv che non voterà normative giuridiche a tutela delle coppie gay. «Sia nel Pd che nel Pdl ci sono molti laici e molti liberali - spiega la Bonino -, quindi la battaglia andrà avanti senza dubbio e ottenere i diritti delle persone conviventi sarebbe comunque un buon passo dato che in Italia l'atmosfera per quanto riguarda le scelte individuali è molto cupa e reazionaria, a causa del seguito che hanno certe gerarchie vaticane».

DONNE E LAVORO - Uno dei cavalli di battaglia di Emma è la questione femminile, presente in diverse questioni sollevate dai lettori. Bonino va controcorrente e parla di «donne che si sono sedute su una falsa protezione, confusa con lo sviluppo umano. Bisogna arrivare ad essere meno protette e più rispettate. Ora come ora alle piccole aziende non conviene assumere donne». Il ministro del Commercio estero rilancia sulla necessità di equiparare l'età delle donne a quella degli uomini, «se non vogliamo rischiare inutili sanzioni dall'Europa». Ribellione di alcune lettrici.

ASILI NIDO - «Ciò che si risparmia con questa operazione va poi utilizzato per mettere in piedi tutto ciò che manca al servizio delle donne: asili nido, cura degli anziani e malati. Non ha senso andare in pensione prima, visto che allora i figli sono già grandi e al massimo si può fare le nonne». Legge 40 e fecondazione assistita: «Dobbiamo tutti insieme riprendere un cammino che si è fermato con il referendum. Nel Paese c'è un'aria anti-scientifica, la ricerca è vista come mostro. In questo senso la classe politica dimostra una timidezza totale». Aborto: «Ferrara sta facendo un'operazione di scarsa onestà intellettuale, ma non si risponde con i lanci di uova. Abbiamo tanti argomenti per vincere contro di lui, non servono gli insulti».

CRISI ALITALIA - Si va poi sui temi più strettamente economici, Alitalia in primis. «Il problema è che la società è sull'orlo della bancarotta, non c'è più tempo. Ci sono stati anni di gestione assurda della politica e dei sindacati: sul tavolo ora c'è un'offerta sola e non ci sono più soldi. Oggi è inutile sognare, la proposta è quella di Air France, sperando che ci sia ancora... La questione dell'italianità è una stupidaggine. Una cordata italiana o una public company dovrebbero intervenire proprio come Air France».

OLIMPIADI - Altro tema caldo, le Olimpiadi e il paventato boicottaggio. «Non sono favorevole a un gesto del genere - spiega la Bonino -. Credo che dobbiamo continuare il dialogo "riservato" con le autorità cinesi e sostenere il Dalai Lama e le forme di non violenza. Il boicottaggio va bene per i titoli dei giornali, ma poi ci si dimentica tutto. Pensiamo invece che i politici europei non debbano andare alla cerimonia inaugurale. Questo sarebbe un segnale».

RADICALI - Identità del Partito Radicale. Domanda: si scioglierà nel Pd? «Noi siamo per il sistema anglosassone ma il Pd ha dei grossi limiti - spiega Bonino -. Bisogna vedere come riusciremo a incidere perché abbia invece regole serie». E sulla "trasmigrazione" di alcuni compagni di partito: «Della Vedova? Ha pensato che con Berlusconi le riforme in senso liberale siano più vicine. Cosa che io non credo, visto che durante il governo Berlusconi ho visto solo la privatizzazione dell'Ente tabacchi. Noi abbiamo cominciato a fare qualcosa, con la liberalizzazione delle farmacie per esempio, ma gli interventi più importanti si sono bloccati in Senato a causa di una resistenza trasversale».

PENSIONI - Altro tema, le pensioni. «Va applicato il pacchetto welfare: abbiamo scelto un sistema caro, ma bisogna pensare all'innalzamento dell'età pensionabile anche delle donne. Manca poi la formazione permanente: quando si perde il lavoro non ci sono ammortizzatori sociali. Pensiamo poi alla defiscalizzazione del lavoro al femminile e a reti di sostegno». Per quanto riguarda il lavoro dei giovani Bonino torna a parlare della «flex-security»: «C'è un problema di salari e di tutela di chi perde lavoro. Bisogna essere flessibili, ma non perennemente precari» spiega.

ECONOMIA - Sull'economia italiana, più in generale, Bonino vede «un temporale in arrivo a causa dei mutui, del rapporto euro-dolalri, dei costi delle materie prime: è una crisi rilevante, ma per fortuna non viviamo più in mondo unipolare. In questo momento gli Usa sono in crisi ma reggono altri mercati (Cina, India, Brasile). Noi abbiamo diversificato l'export e quindi il nostro sistema regge. La Cina è un problema ma non un pericolo. Mi aspetto un periodo di economia non brillante ma non sono catastrofista».

SCELTE INDIVIDUALI - Perché votarla?, chiede un lettore. «Per avere norme che permettano a cattolici e non cattolici di convivere senza che nessuno imponga scelte agli altri. I cattolici sono d'accordo sul fatto che le scelte individuali non vanno imposte. Tanto è vero che io vado d'accordo con suore e missionari in ogni angolo del globo, molto meno con le gerarchie vaticane». Immigrazione: «Ne abbiamo bisogno. Esiste un diritto dell'uomo a cercare opzioni migliori per sé e la famiglia, anche noi siamo stati un Paese di forte emigrazione, ma siamo poco abituati all'immigrazione. Giusta l'integrazione e il voto alle amministrative, chiedendo loro lo stesso rispetto delle leggi italiane che chiediamo agli italiani».

MINISTERO - Per quanto riguarda lo scenario post-elezioni, Bonino critica la prospettiva della sparizione del suo ministero (Commercio estero). «In Italia l'export funziona, ma probabilmente il mio ministero verrà sciolto e annesso alla Fanresina. Tutto per la volontà di tornare alla legge Bassanini che prevede 12 ministeri. Vanno bene governi leggeri, ma devono anche essere efficaci. Il ministero del commercio internazionale andrebbe invece rafforzato occupandosi di temi come la contraffazione e il turismo su cui battiamo la fiacca. Il mondo non torna al '99».

DIRITTI UMANI

- Infine Bonino annuncia la prima cosa che farà una volta eletta. «Vorrei riuscire a ottenere quello che la commissione di vigilanza ha già chiesto ripetutamente da questa Rai in putrefazione: un format sui diritti umani. Ci aiuterebbe a tenere sveglia la testa, a non rincorrere solo i massacri, a far penetrare dentro di noi una consapevolezza di come si conciliano rapporti economici e tutela dei diritti e ci eviterebbe il piagnisteo continuo». Bonino lancia in diretta un «appello a Cappon e a tutti quanti alla Rai: molti radicali sono in sciopero della fame, Marco lo è da un mese, per una cosa così piccola che non si riesce ad ottenere».
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