elecciones en Italia: elegidos 8 diputados y 3 senadores radicales

LOS 9 ELECTOS RADICALI EN LAS LISTAS DEL PD:

Emma Bonino, capolista al Senato in Piemonte
Marco Beltrandi, candidato n° 15 alla Camera in Emilia Romagna
Rita Bernardini, candidata n° 4 alla Camera in Sicilia II
Maria Antonietta Farina Coscioni, candidata n° 5 alla Camera in Friuli Venezia Giulia
Matteo Mecacci, candidato n° 5 alla Camera in Lazio II
Marco Perduca, candidato n° 8 al Senato in Toscana
Donatella Poretti, candidata n° 6 al Senato in Puglia
Maurizio Turco, candidato n° 3 alla Camera in Lombardia III
Elisabetta Zamparutti, candidata n° 3 alla Camera in Basilicata

LOS 2 ELECTOS EN LAS LISTAS DEL PDL:

DELLA VEDOVA  Benedetto  Benedetto Della Vedova, eletto nella circoscrizione I (PIEMONTE 1)

CALDERISI  Giuseppe  Giuseppe Calderisi, eletto nella circoscrizione XXI (PUGLIA)


• da Secolo d'Italia del 16 aprile 2008, pag. 11

di Federica Consolini

La "pattuglia" dei Radicali inseriti nelle liste del Partito democratico, dopo l’accordo politico ed elettorale di Marco Pannella ed Emma Bonino con il leader del pd Walter Veltroni, non avrà defezioni in Parlamento. Tutti eletti, infatti, sia al Senato che alla Camera, i 9 candidati radicali, anche se per uno di essi sarà decisivo il gioco delle opzioni. Al Senato, risultano eletti Emma Bonino in Piemonte, Marco Peduca in Toscana e Donatella Poretti in Puglia. Alla Camera, un seggio per Maurizio Turco nel collegio Lombardia 3, Marco Beltrandi in Emilia Romagna, Matteo Mecacci nel collegio Lazio 2, Elisabetta Zamparutti in Basilicata e Rita Bernardini nel collegio Sicilia 2.

Praticamente eletta anche Maria Antonietta Farina, la vedova Coscioni, che però dovrà attendere per l’ufficialità il gioco delle opzioni. Prima fra i candidati non eletti in Friuli Venezia Giulia con Cesare Damiano capolista, potrà essere comunque "ripescata" in Parlamento in quanto l’ex ministro del Lavoro è stato eletto anche nel collegio Piemonte 2 sempre per la Camera dei deputati.

Dopo l’accordo con Veltroni per la candidatura dei 9 radicali all’interno delle liste del Pd per il Senato e per la Camera, non erano mancate polemiche, in quanto il leader Pannella ed altri esponenti del partito della Rosa nel pugno avevano obiettato sulla mancata certezza che i posti assegnati ai radicali nell’ordine di lista garantissero davvero la loro elezione in Parlamento.

Nella mattinata di ieri il coordinatore del Pd Goffredo Bettini si era infatti precipitato a sentire telefonicamente il segretario dei Radicali Rita Bernardini, evidenziando che i nove candidati del partito di Pannella erano al sicuro, nonostante le preoccupazioni del loro leader. Bettini ha telefonato all’esponente radicale lasciando il loft dopo la riunione con Veltroni, e chiudendo la telefonata ha scherzato: «Hai visto che risultato? Ora fammi chiamare da Marco, una volta tanto». Un modo per stemperare una tensione aggravata da una campagna elettorale in cui Emma Bonino è stata messa da parte, considerata come "carta inutile" da giocare nella partita contro Berlusconi.

Invece la risposta è stata il silenzio di Pannella che, cercato anche lui, non aveva mai risposto al telefono, riferiscono le indiscrezioni. A cosa sarà dovuto questo "gelo"? La spiegazione non tarda ad arrivare nel primo pomeriggio quando i Radicali, attraverso il deputato Maurizio Turco fanno sapere che l’adesione al gruppo del Pd non è affatto scontata: «Negli accordi era previsto che aderissimo ad un gruppo democratico di nome e di fatto. Vogliamo essere sicuri che lo sia», spiega Turco. I radicali intendono smarcarsi? «Noi chiediamo che si scrivano insieme le regole. Il gruppo del Pd prima non esisteva e non possono essere considerate valide le regole del vecchio gruppo ulivista al quale noi non appartenevamo».

Turco chiede in particolare che «sia scritto nero su bianco che i parlamentari del Pd non hanno vincolo di mandato. Questo è quanto dice la Costituzione - sottolinea - deve essere messo in chiaro nel regolamento del gruppo che non può essere la fotocopia di altri documenti validi per altri gruppi».

Insomma, i Radicali non rinunciano a dettare condizioni e sul loft del Pd, alle prese con la sconfitta, con la scomparsa della sinistra e con i problemi di leadership di Walter Veltroni, si addensano altre nubi.

16-IV-08, notizieradicali


E' scaduto da poco il limite per la presentazione delle liste elettorali in vista delle elezioni politiche del 13-14 settembre ed è quindi possibile tracciare un primo quadro della presenza liberale nelle liste del nuovo soggetto politico unitario del centro-destra.

Cominciamo dal dato più positivo, cioè la conferma di Benedetto Della Vedova, presidente dei Riformatori Liberali e senza dubbio il più attivo in senso liberale tra i parlamentari uscenti della vecchia Casa delle Libertà.

Della Vedova è candidato nella circoscrizione del Piemonte, in una posizione di assoluta sicurezza.

Anche un altro riformatore liberale è in buona posizione per tornare a Montecitorio. Si tratta di Peppino Calderisi, uno dei massimi esperti sul terreno dei sistemi elettorali e delle riforme istituzionali. Calderisi è candidato nella circoscrizione della Puglia e la sua elezione sarà certa in caso di successo del centro-destra alla Camera, circostanza sulla quale i sondaggi ci consentono di essere ottimisti.

Con la presenza di Della Vedova e di Calderisi i Riformatori Liberai potranno così portare avanti nel prossimo parlamento le battaglie per la riforma liberale dell'economia e delle istituzioni e stavolta - se le cose andranno nel verso giusto - all'interno dello schieramento che sarà chiamato al governo del paese.

Un seggio sicuro è stato riservato naturalmente per l'ex ministro della difesa Antonio Martino, liberale di Forza Italia che sarà in lista nella circoscrizione della Sicilia orientale.
Brucia, invece, l'assenza dalle liste per il dinamico leader di Decidere Daniele Capezzone. Per lui comunque in vista un possibile incarico nella futura compagine governativa.
Rimasti fuori dalle liste anche l'on.Dario Rivolta di Forza Italia e, "per raggiunti limiti di età", i liberali della vecchia guarda Alfredo Biondi, Egidio Sterpa e Lino Jannuzzi.

11-IV-08, M. Faraci. neolib.eu