PE: Cappato sobre encarcelado blogger saudí al-Farhan

• Dichiarazione di Marco Cappato, deputato europeo radicale:

Dal 10 dicembre 2007 il blogger saudita Fouad al-Farhan è detenuto nel carcere di Jeddah "per accertamenti", dopo avere scritto su internet un articolo sui "vantaggi e gli svantaggi di essere musulano".

Dopo oltre 4 mesi nessuna informazione è stata rilasciata sul suo caso, né sul suo stato di salute.

Dopo l'arresto ho segnalato la questione alla Commissione europea, chiedendo di intervenire, ricevendo rassicurazioni dalla Commmissaria Benita Ferrero-Waldner sul fatto che " la Commissione, insieme alla troika europea, intende ricordare all'Arabia Saudita gli obblighi derivanti dalla legislazione internazionale in materia di diritti umani".

In vista della riunione di domani del Consiglio di cooperazione nel Golfo con gli alti funzionari europei, ho voluto interrogare nuovamente la Commissione per sapere "se

 il tema della detenzione del sig. Fouad al-Farhan sarà affrontato, quali siano state le risposte fornite dalle autorità saudite a proposito e quali saranno i prossimi atti della Commissione per garantire il rispetto degli obblighi derivanti dalla legislazione internazionale in materia di diritti umani in quel paese.

La detenzione di Fouad al-Farhan deve finire al più presto».

 

L'interrogazione di Cappato:

Il Sig. Fouad al- Farhan è un cittadino saudita autore di un blog in cui vengono trattate tematiche politiche soprattutto inerenti all'Arabia Saudita.

Secondo quanto riportato dal Financial Times, il 10 dicembre 2007 alcuni agenti di polizia avrebbero fatto irruzione nell'ufficio del Sig. Farhan e nella sua casa. Dopo una perquisizione avrebbero sequestrato il computer portatile e condotto il Sig. Farhan presso il quartiere generale del servizio di sicurezza del Ministero degli Interni di Jeddah.

La sua famiglia non ha più avuto alcun contatto con lui da allora.

Il Ministero degli Interni ha solo reso noto che il Sig. Farhan è stato imprigionato il giorno 31 dicembre.

E' la Commissione al corrente di questo ennesimo caso, esempio dell'intolleranza dell'Arabia Saudita nei confronti delle voci dissenzienti?

Intende la Commissione chiedere al governo saudita ragguagli sull'accaduto e, se del caso, prendere alcuna iniziativa?

E-0085/08IT 

Risposta di Benita Ferrero-Waldner

a nome della Commissione

(4.3.2008)

La Commissione è a conoscenza del caso al quale si riferisce l'onorevole parlamentare, che ha provocato una vasta reazione sui media internazionali.

L'Unione affronta la questione dei diritti umani mediante iniziative specifiche presso le autorità saudite e in occasione delle regolari discussioni a livello di alti funzionari e ministri fra l'UE e i paesi del Consiglio di cooperazione nel Golfo (CCG). La prossima riunione di alti funzionari si terrà il 15 aprile 2008 e in quell'occasione la Commissione, insieme alla troika europea, intende ricordare all'Arabia Saudita gli obblighi derivanti dalla legislazione internazionale in materia di diritti umani.

In questo contesto, l'Unione sottolinea l'importanza della libertà di espressione e dei diritti dei detenuti, che sono diritti fondamentali sanciti dal Patto internazionale relativo ai diritti civili e politici (ICCPR), in particolare dagli articoli 9, 14, e 19. La UE considera questo patto come parte integrante dell'accordo internazionale sui diritti umani e sulle libertà fondamentali, che l'Arabia Saudita è tenuta a rispettare e applicare, anche in quanto membro del Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite.

 

La nuova interrogazione:

Con riferimento alla risposta E-0085/08IT di Benita Ferrero-Waldner sulla detenzione di Fouad al-Farhan, cittadino saudita autore di un blog, e considerata la riunione di alti funzionari del Consiglio di cooperazione nel Golfo (CCG) del 16 aprile 2008

Può la commissione fare sapere

- Se il tema della detenzione del sig. Fouad al-Farhan sia stato affrontato

- Che risposte siano state fornite dalle autorità saudite a proposito

- Quali saranno i prossimi atti della Commissione per garantire il rispetto degli obblighi derivanti dalla legislazione internazionale in materia di diritti umani in quel paese.

15-IV-08, notizieradicali