sigue The Tibetan People´s Uprising Movement

The March to Tibet

Potala Tibetans living in exile in India have launched a March to Tibet as part of the Tibetan People's Uprising Movement. This historic Movement aims to revive the spirit of the Tibetan national uprising of 1959, and by engaging in nonviolent direct action, bring about an end to China's illegal occupation of Tibet.

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Arresti e sequestri ma la marcia verso il Tibet continua

» 29/05/2008 12:42
INDIA – TIBET – CINA
Arresti e sequestri, ma la Marcia verso il Tibet continua
di Nirmala Carvalho( asianews)


Nonostante la dura opposizione del governo indiano, i marciatori sono decisi ad andare avanti. In Tibet, intanto, la situazione continua a peggiorare.

Dharamsala (AsiaNews) – Nonostante le requisizioni e gli arresti operati dalla polizia indiana, la “Marcia di ritorno in Tibet” non ha alcuna intenzione di fermarsi. Lo conferma ad AsiaNews Sherab Woeser, uno dei coordinatori e promotori dell’iniziativa, che definisce “un’aggressione” il comportamento degli agenti indiani.

Lo scorso 27 maggio, infatti, le autorità dello Stato settentrionale dell’Uttaranchal hanno fermato i cinque leader delle Organizzazioni non governative che guidavano i marciatori verso il Tibet e li hanno chiusi nella prigione di Haldwani. Inoltre, cinque stranieri che partecipavano alla Marcia sono stati espulsi dal Paese “per aver preso parte ad un’attività religiosa”. Infine, gli agenti hanno sequestrato i camion che contenevano i viveri per i marciatori.

Karma Sichoe, membro della Commissione organizzatrice (la stessa che organizzò lo sciopero della fame del 1989, concluso con la morte del monaco Thupten Ngodup), dice: “Noi marciamo in pace per sostenere i nostri fratelli sotto il dominio cinese. A meno di tre mesi dalle Olimpiadi, chiediamo a tutti coloro che possono di alzare la voce per aiutare la popolazione tibetana”.

Urgen Tenzin, direttore del Centro per i diritti umani e la democrazia in Tibet, conferma ad AsiaNews che la situazione nella regione “non è migliorata per nulla: continuano arresti arbitrari, perlustrazioni, rieducazioni politiche. La situazione è molto tesa, in special modo dentro i monasteri”.

 

nuovi arresti contro marica di ritorno in Tibet, marciatori occidentali ordinato di lasciare India e

26/05/2008 10:15

INDIA – TIBET – CINA( Asia news)
Nuovi arresti contro la Marcia di ritorno in Tibet
di Nirmala Carvalho
Il governo indiano ha fermato 19 tibetani senza alcuna accusa formale, mentre i loro compagni dichiarano di voler continuare la Marcia e chiedono la loro scarcerazione immediata.

Nainital (AsiaNews) – Il governo dello Stato settentrionale dell’Uttaranchal ha arrestato lo scorso 22 maggio un gruppo composto da 19 tibetani, impegnati nella “Marcia di ritorno a casa”, e li ha chiusi in galera senza alcuna accusa formale. Ad oggi sono ancora detenuti, mentre i loro compagni di marcia dichiarano di voler continuare il loro viaggio di solidarietà e denuncia della repressione cinese in Tibet.
Tsewang Rigzin, presidente del Tibetan Youth Congress, dice ad AsiaNews: “Noi marciamo per dimostrare sostegno e solidarietà ai nostri fratelli e sorelle, che vivono in una regione invasa dalla Cina. Dobbiamo continuare a ricordare al mondo che i tibetani affrontano omicidi, violenze, detenzioni arbitrarie e sparizioni, un’opprimente presenza militare ed un clima di terrore. Tutti fattori che nascono dall’occupazione cinese”.
B. Tsering, presidente dell’Associazione delle donne tibetane, racconta: “Il 22 maggio, oltre 50 agenti ci hanno fermato per arrestare i marciatori, ancora in galera. La polizia ci ha detto di averli inviati al giudizio del governo centrale indiano. Noi chiediamo il loro immediato rilascio, in modo che possano riprendere la loro marcia pacifica”.
La Cina considera la Marcia di ritorno una grave provocazione. I marciatori cercheranno di arrivare in Tibet, a piedi, in concomitanza con l’inizio delle Olimpiadi. I governi indiani e nepalesi hanno espresso il loro disappunto nei confronti dei tibetani residenti sul loro suolo, e li hanno avvertiti che “non saranno tollerati atti anti-cinesi”.
notizia Flash 
Ieri authorità indiana ha ordinato 5 sostenitori partecipanti alla marcia di ritorno a Tibet di lasciare India entro una settimana  Maryla Cross di Polonia, Jim Peterson di Stati uniti, Paul Christians Buntz di norvegia, Edward Lex Pelger e David Huang di Stati uniti che stanno marciando da 10 marzo da Dharamsala sede del governo Tibetano in esilio nel nord del INdia
Sito ufficiale del Marcia di ritorno in Tibet è www.tibetanuprising.org