Notizie Associazione Coscioni - 97

Associazione Luca Coscioni - la newsletter

Notizie Associazione Coscioni - n. 97 - 22 settembre 2008
Direttori Marco Valerio Lo Prete e Alessandro Capriccioli

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Alessandro Capriccioli

Alessandro Capriccioli è nato a Roma il 22 agosto 1968; ha conseguito la maturità scientifica e la laurea in Economia e Commercio. Dal 1992 è iscritto all'Albo dei Dottori Commercialisti di Roma. nel 2007 gli viene affidata la responsabilità del portale "Soccorso Civile"; durante il VI Congresso del 2008 viene nominato tra i membri della Giunta. Continua a leggere


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Questo numero della nostra newsletter apre con la notizia della candidatura di Giulia Innocenzi, membro di Giunta dell'Associazione Luca Coscioni e Coordinatrice degli Studenti Coscioni, alla carica di Segretario dei giovani PD, e con l'invito a entrare in azione e raccogliere le firme affinché questa possibilità possa concretizzarsi, nonostante la mancanza di regole certe che caratterizza queste elezioni.
Il resto della newsletter è dedicato all'Agenda Coscioni del mese di settembre, che si sofferma sulla questione del consenso informato: nell'articolo di Luigi Montevecchi è spiegato come questo diritto, sancito dalla legislazione italiana e dal codice di deontologia medica, sia in realtà largamente disapplicato a causa del paternalismo di cui è ancora intriso l'atteggiamento della classe medica.
Nell'articolo di Eric Picard, psichiatra belga, viene invece rivelato che nel dicembre 2006 un'equipe di medici specializzati era pronta a praticare l'eutanasia a Piergiorgio Welby qualora la sedazione terminale non lo avesse condotto, come da lui richiesto, alla morte.
Infine, una finestra sulle Cellule Coscioni, con l'intervento di Gustavo Fraticelli sulle interrogazioni di iniziativa popolare per la disabilità intraprese nel Comune di Roma.
Come sempre, ti invitiamo a partecipare anche tu al nostro giornale, che è frutto del contributo volontario di medici, malati, ricercatori, attivisti, cittadini come te. Un'informazione libera e senza veline, che parla di ricerca scientifica e diritti civili, e che diventa automaticamente contro-informazione: proprio per questo ti chiediamo di attivarti, di iniziare a "fare notizia" piuttosto che rimanere solo dalla parte dell'audience. Puoi aiutarci segnalandoci articoli, raccontandoci storie direttamente dal tuo laboratorio, dalla tua università, dal tuo ospedale. Oppure puoi sostenerci abbonandoti per un anno al nostro mensile con soli 20 euro.

Caro Walter, da radicale mi candido a Segretario dei giovani PD

Il 16 settembre, con una lettera aperta pubblicata su Europa, Giulia Innocenzi (membro di Giunta dell'Associazione Luca Coscioni e Coordinatrice degli Studenti Coscioni per la Libertà di ricerca) si è candidata alla Segreteria Nazionale dei giovani PD, allo scopo di introdurre i temi e le battaglie di Luca Coscioni e Piergiorgio Welby nel nuovo Partito Democratico; nella lettera, inoltre, si chiedeva a Walter Veltroni di intervenire sulla legalità delle primarie per le elezioni dei nuovi organi. Il 21 settembre, non avendo ricevuto risposta e avendo verificato la totale mancanza di informazioni ufficiali sulle regole per candidarsi e sulla documentazione da produrre, Giulia Innocenzi si è rivolta nuovamente al Segretario del PD per chiedere finalmente un suo intervento.
Leggi la prima lettera
Leggi la seconda lettera
Visita il blog di Giulia Innocenzi
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Un diritto che resta sulla carta

Si è andata formando - nel corso degli anni - una cultura giuridica in tema di biomedicina che sancisce con estrema chiarezza obblighi e diritti relativi alla informazione ed al consenso senza, tuttavia, una parallela evoluzione nel comportamento della classe medica. Le cause di tale asimmetria possono essere molteplici: in primo luogo il difetto di formazione universitaria, che non riserva un tempo adeguato all'insegnamento e al dibattito di tale materia; spesso c'è un atteggiamento tradizionalmente paternalistico che induce il medico a decidere in modo arbitrario ciò che può essere comunicato e compreso rispetto a ciò che è inutile chiarire. La difficoltà nel comunicare può essere a volte espressione di disagio nei confronti di quella specifica patologia o di difficoltà a trovare termini comprensibili al paziente. Non si può escl! udere che - talvolta - interessi personali di tipo professionale o economico possano giocare un ruolo determinante sul tipo di informazione che viene riservata al paziente. Infine - ma non per ordine di importanza - ci sono medici che non riconoscono al paziente il diritto all'autodeterminazione, con buona pace della Costituzione e di quanto da essa deriva in ambito giuridico.
Continua a leggere l'articolo di Luigi Montevecchi

Quella sera da Welby, eravamo pronti anche noi, medici belgi

Sono psichiatra e lavoro a Bruxelles. Nel settembre del 2006 sono stato invitato da amici di Piergiorgio Welby, che mi hanno chiesto di fornirgli un barbiturico che non si trovava in Italia e che serviva per l'eutanasia. Io ho rifiutato. Mi sono dichiarato disponibile a curare il paziente, se me lo avesse chiesto, come medico obbligato dalla deontologia e secondo la libertà accordata dalla legge belga anche se, dato il suo stato di salute e il suo desiderio di morire a casa sua, le cure dovevano essergli somministrate in Italia. Ho ricevuto un'e-mail d Piergiorgio Welby che mi chiedeva una consultazione. Mi sono recato a Roma il 17 ottobre 2006. Ho incontrato un uomo così come l'ha descritto sua moglie Mina, affettuoso, sensibile, filosofo, artista, che presentava una malattia cronica terribilmente invalidante con una prognosi fatale. Soffriva ed era ! deciso a morire, dicendo: "In realtà sono già morto".
Continua a leggere l'articolo di Eric Picard

Procedimento "vasa-vasa"? No grazie!

In un assolato pomeriggio agostano la delegazione del nucleo promotore della Cellula Coscioni "Iniziative popolari disabili Roma", composta da Luisa Panattoni, Mina Welby, Giampiero Peccioli e Mario Staderini e dal sottoscritto, orgogliosamente munita dello scatolone, con scocciato il logo, rigorosamente fotocopiato in bianco e nero, dell'Associazione "Luca Coscioni", contenente le prescritte firme in calce a quattro interrogazioni di iniziativa popolare al Sindaco di Roma, si è recata in Campidoglio per il deposito delle stesse. Tali interrogazioni di iniziativa popolare, nello specifico, riguardano: 1) l'utilizzo del trasporto pubblico; 2) la libertà di movimento per i disabili psichici; 3) l'accessibilità delle biblioteche comunali; 4) la disponibilità di libri in formato digitale, la gestione dell'assistenza domiciliare.
Continua a leggere l'articolo di Gustavo Fraticelli