adhesiones de escritores

"La libertà nella sicurezza di Saviano riguarda noi tutti, come cittadini". Migliaia di persone hanno risposto all'appello di sei Nobel in difesa dell'autore di "Gomorra". Sul sito di Repubblica le adesioni all'iniziativa ieri sono cresciute di ora in ora: in meno di un giorno oltre 110 mila persone si sono aggiunte alle voci di Dario Fo, dello scrittore tedesco Günter Grass e del turco Orhan Pamuk, Nobel per la letteratura, di Michail Gorbaciov e dell'arcivescovo sudafricano Desmond Tutu, Nobel per la pace, e di Rita Levi Montalcini, Nobel per la medicina. Scrittori, intellettuali, politici e moltissimi cittadini si stanno mobilitando per lo scrittore minacciato dalla camorra e per ribadire che il caso Saviano "non è soltanto un problema di polizia. È un problema di democrazia".

L'appello è stato firmato anche dallo scrittore portoghese, Nobel per la letteratura, José Saramago, e da autori celebri come Jonathan Franzen, Jonathan Lethem, Martin Amis, Chuck Palahniuk, Nathan Englander, Ian McEwan, Jonathan Safran Foer, Hans Magnus Enzensberger e Javier Marias. Adesioni all'iniziativa sono arrivate anche dalle scuole, e l'appello dei Nobel è stato rilanciato da diversi media stranieri, tra cui El Pais, Courrier International, Nouvelle Observateur, Al-Arabiya e Cnn.

Per chiedere allo Stato di proteggere lo scrittore, che dal 2006 vive sotto scorta, e sconfiggere la camorra si è creata una mobilitazione imponente. Dopo il successo internazionale del bestseller "Gomorra" - che è stato tradotto in 43 paesi, pluripremiato e ha ispirato l'omonimo film di Matteo Garrone, candidato all'Oscar - Saviano ha subito pesanti minacce. "È minacciata la sua libertà, la sua autonomia di scrittore, la possibilità di incontrare la sua famiglia, di avere una vita sociale, di prendere parte alla vita pubblica, di muoversi nel suo paese", dice l'appello.

A Repubblica l'autore, che ha 29 anni e vive spostandosi continuamente, ha confessato di voler andare via dall'Italia per tornare a una vita normale. Le sue parole hanno suscitato numerose prese di posizione, dal presidente della Repubblica Napolitano fino al premier Berlusconi, e iniziative di solidarietà. La trasmissione radiofonica "Fahrenheit" continua la staffetta di lettura di "Gomorra" iniziata mercoledì scorso, Mantova gli darà la cittadinanza onoraria, gli studenti anticamorra di Napoli hanno chiesto di indossare nastri fucsia per testimoniare la vicinanza a Saviano e il Consiglio regionale toscano ha deciso di assegnargli un premio speciale.

L'appello dei Nobel ricorda: Saviano è "un giovane scrittore, colpevole di avere indagato il crimine organizzato svelando le sue tecniche e la sua struttura, è costretto a una vita clandestina, nascosta, mentre i capi della camorra dal carcere continuano a inviare messaggi di morte, intimandogli di non scrivere sul suo giornale, Repubblica, e di tacere".
Dopo la chiamata dei Nobel in tanti si stanno schierando: "Con questa firma - dice l'appello - vogliamo farcene carico, impegnando noi stessi mentre chiamiamo lo Stato alla sua responsabilità, perché è intollerabile che tutto questo possa accadere in Europa e nel 2008".

Anche il segretario del Pd, Walter Veltroni, e il suo vice, Dario Franceschini hanno aderito all'iniziativa. Alla manifestazione del 25 ottobre il Partito democratico allestirà un banchetto per raccogliere altre firme. Il presidente del Gruppo Pse al Parlamento europeo, Martin Schultz ha firmato l'appello. E Dario Fo ha annunciato che mobiliterà altri Nobel e, in un'intervista, ha invitato tutti a partecipare: "È importante - ha chiarito - che sia la gente ad aderire, che si muova. In un momento come questo bisogna essere presenti, ritrovare un senso forte della partecipazione".

21 ottobre 2008, P. Coppola, repubblica